La Coldiretti accoglie con favore la direttiva breakfast per la tutela del miele, ma esprime delusione per la mancanza di trasparenza su succhi e marmellate
Nel corso del Consiglio UE sull’Agricoltura, gli Stati membri hanno finalmente dato il via libera definitivo alla tanto discussa Direttiva Breakfast. Questa nuova direttiva è stata accolta con favore dalla Coldiretti, che ha sottolineato il suo potenziale per proteggere in modo più efficace la produzione nazionale di miele. Secondo l’organizzazione agricola, il testo approvato non ha colto l’opportunità di garantire maggiore trasparenza riguardo ai succhi di frutta e alle marmellate, deludendo le aspettative soprattutto nel settore alimentare, vitale soprattutto per le giovani generazioni.
Il Presidente della Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, ha commentato positivamente l’inclusione nell’accordo della Direttiva Breakfast di misure mirate a contrastare le importazioni di miele adulterato da Paesi terzi. Queste misure prevedono un’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine del miele, nonché l’avvio di un processo per creare un sistema di tracciabilità del prodotto. Questa è una svolta importante, considerando il grave problema dell’importazione sleale di miele di scarsa qualità che sta danneggiando il settore apistico italiano, con oltre 25 milioni di chili di prodotto straniero che hanno invaso il mercato nazionale solo nel 2023.
Durante i negoziati, è stata eliminata la disposizione che imponeva l’indicazione obbligatoria dell’origine della materia prima per succhi di frutta, marmellate e confetture, una mossa criticata dalla Coldiretti. Questo rappresenta un passo indietro verso la tutela della libertà di scelta e la difesa della salute dei cittadini europei, in particolare dei più giovani. L’organizzazione agricola ha sottolineato che, sebbene siano state fornite indicazioni più chiare sul contenuto di zucchero nei succhi e sul contenuto minimo di frutta nelle confetture e nelle marmellate, queste non sono sufficienti a garantire una piena trasparenza e una scelta consapevole da parte dei consumatori.
Per promuovere maggiore trasparenza nei prodotti alimentari e influenzare le politiche europee in materia di tutela dei consumatori, la Coldiretti ha avviato una grande mobilitazione con l’obiettivo di raccogliere un milione di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza alimentare. Questa iniziativa è stata lanciata dal Brennero e sarà supportata da eventi come assemblee locali, che coinvolgeranno oltre 50.000 agricoltori, tra cui centinaia di soci della provincia di Alessandria, che si riuniranno presso il centro Polifunzionale di San Michele.
L’obiettivo finale è rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea.
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