Dal 3 dicembre u.s. (con un perfezionamento dal 9 al 30 dicembre) c’è il via libera alla presentazione delle domande di sostegno per il reimpianto degli agrumeti. L’AGEA, Agenzia per l’Erogazione in Agricoltura, lo ha stabilito con una circolare pubblicata il 27 novembre u.s e secondo quanto previsto dal decreto Mipaaf del 10 agosto 2020.
Il Piano nazionale per la filiera agrumicola – informa Coldiretti – prevede infatti uno stanziamento di 8 milioni di euro per il 2020 destinato al reimpianto degli agrumeti colpiti in misura non inferiore al 30% delle piante dal virus della tristeza e dal mal secco, utilizzando portinnesti che inducono tolleranza nei confronti dei sintomi causati dalle infezioni. Possono richiedere l’aiuto i produttori agrumicoli che alla data del 30 settembre 2019 risultano associati a organizzazioni di produttori ortofrutticole riconosciute. Per beneficiare del sostegno le imprese devono procedere all’espianto di agrumeti esistenti colpiti dal virus della tristeza e dal mal secco e al reimpianto, nella stessa superficie, con portainnesti che producono effetti di tolleranza al Citrus Tristeza Virus (CTV) con le varietà previste dai disciplinari Dop e Igp. La superficie minima sulla quale eseguire le operazioni colturali è di 2 ettari. L’agricoltore inoltre deve impegnarsi a mantenere l’investimento per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di erogazione del saldo del contributo.
Gli importi massimi ammessi (euro per ettaro) per le operazioni sono di 2.427,6 euro per le spese di espianto, di 2.650 per quelle di impianto, di 3.000 per la messa in opera degli astoni e 4.200 per il materiale vivaistico.
Il contributo per ciascuna domanda ritenuta ammissibile è calcolato nella misura massima dell’80% delle voci di spesa per un totale a ettaro di 14.085 euro.