Bergamotto di Reggio Calabria: le crepe nell’ipotesi DOP e la battaglia per l’IGP, proteste, contraddizioni e disorientamento nel complesso scenario agricolo calabrese
La tensione nel mondo degli agricoltori di bergamotto nella provincia di Reggio Calabria si fa sempre più palpabile mentre il Comitato dei bergamotticoltori reggini continua la sua battaglia a favore dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) per il Bergamotto di Reggio Calabria. Emergono ora le prime crepe nel sostegno all’ipotesi della Denominazione di Origine Protetta (DOP), con gravi carenze tecniche e documentali.
Dopo un incontro molto partecipato a Roghudi (RC) e un sit-in di sensibilizzazione presso Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, il Comitato organizza un nuovo appuntamento pubblico a Locri per domenica 24 marzo. Questo evento segue le proteste degli agricoltori e l’assemblea del Consiglio regionale, che ha visto anche l’intervento del consigliere regionale Ernesto Alecci.
La situazione è diventata incresciosa dopo che la Regione ha chiesto una sospensione dell’iter dell’IGP a favore dell’ipotetica DOP, nonostante quest’ultima abbia già subito una sospensione ufficiale da parte del Ministero. Tale mossa ha generato confusione e frustrazione tra gli agricoltori, che vedono minacciato il riconoscimento ottenuto a dicembre.
Numerose figure di spicco, tra cui il presidente di Copagri Francesco Macrì e il presidente di Conflavoro Roberto Capobianco, continuano a sostenere l’IGP come fondamentale per la crescita economica del settore agricolo calabrese. Anche il presidente di Liberi Agricoltori, Giuseppe Mangone, si schiera a favore dell’IGP e critica l’approccio anacronistico della proposta DOP.
L’importanza della cooperazione nel perseguire l’obiettivo dell’IGP è sottolineata da Lidia Chiriatti, presidente di Nuova Unci Calabria, che auspica una maggiore collaborazione con le istituzioni locali per promuovere il Bergamotto di Reggio Calabria.
Il Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria IGP, rappresentato da Rosario Previtera, denuncia una campagna di disinformazione a favore dell’ipotesi DOP, evidenziando gravi lacune nel disciplinare proposto e sottolineando che l’IGP e la DOP non differiscono significativamente in termini di qualità.
Infine, Giuseppe Falcone e Aurelio Monte del Comitato dei Bergamotticoltori reggini ribadiscono la determinazione del settore agricolo nel perseguire l’obiettivo dell’IGP, vitale per il futuro dell’economia rurale della regione.
L’appuntamento a Locri del 24 marzo si preannuncia come un’ulteriore occasione per discutere e diffondere il Disciplinare dell’IGP, mentre il confronto tra le varie posizioni e interessi si intensifica, lasciando intravedere una soluzione ancora lontana.
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