Calabria: dove il biologico e la biodiversità si fondono in una ricchezza inestimabile
La Calabria si conferma leader nella produzione biologica, attestandosi come la terza regione in Europa e la prima in Italia con il 36% della sua superficie agricola utilizzata dedicata all’agricoltura biologica. Questa affermazione è stata condivisa dall’Assessore Regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, durante la 35esima edizione del Sana, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.
Il Sana non è solo un’appuntamento importante per il mondo biologico, ma anche un’occasione per fotografare la situazione attuale della produzione biologica in Italia e anticiparne le tendenze future. La presenza della Calabria in questo contesto è stata significativa, inviando un chiaro messaggio al mercato nazionale ed internazionale.
Gallo ha espresso grande ottimismo riguardo al futuro della produzione biologica nella regione, dichiarando che “i numeri della produzione biologica saranno mantenuti nel 2023 ed anche per la programmazione 2023-2027. Siamo convinti che ci siano tutte le condizioni per mantenere sia i fascicoli che la superficie.” Tuttavia, Gallo ha anche sottolineato le sfide affrontate dalla regione negli ultimi anni, in cui sono stati investiti notevoli sforzi per conformarsi alle direttive europee sulla sostenibilità.
Uno degli aspetti salienti della politica agricola calabrese è il divieto di utilizzo del glifosate, un potente agrofarmaco utilizzato in agricoltura per combattere le erbe infestanti. Gallo riconosce le difficoltà determinate per i produttori, ma sottolinea il valore aggiunto in termini di salubrità, affermando che “la scelta determina condizioni migliori dal punto di vista del rispetto dell’ambiente e ritorni importantissimi in qualità della vita, in salute e in prevenzione.”
Nel contesto del Sana, la Calabria ha scelto di promuovere non solo la produzione biologica ma anche il concetto di biodiversità, che contribuisce in modo significativo all’immagine dell’agricoltura regionale. Gallo ha affermato che “il settore biologico è complesso, e seguire i protocolli è impegnativo, ma in Calabria si riesce.” La regione vanta oltre 193.000 ettari di superficie coltivata in modo biologico, di cui circa 70.000 sono dedicati alla produzione di olio, posizionando la Calabria al secondo posto in Italia, quasi alla pari con la Puglia.
Questo successo nell’olivicoltura biologica ha motivato la presenza della Calabria al Sana con una particolare enfasi sugli oli extravergini biologici. Gallo ha spiegato che “qui ci sono il consorzio dell’olio IGP di Calabria e l’Elaioteca regionale, dimostrando la straordinaria ricchezza di biodiversità della regione. Questa ricchezza è certificata dal registro delle biodiversità, che assegna alla Calabria il primato nazionale.”
Per l’Assessore Regionale all’Agricoltura, c’è anche una componente di consapevolezza in questa equazione. “Dovremmo essere più consapevoli e comprendere come la nostra regione, stretta e lunga, con la combinazione di correnti e venti e bagnata da tre mari, sia un autentico scrigno all’interno del quale prolifera quella biodiversità che oggi è da tutti valutata come una straordinaria ricchezza, non solo ambientale ma anche economica,” ha concluso Gallo.
La Calabria, con il suo impegno per l’agricoltura biologica e la promozione della biodiversità, sta dimostrando di essere un esempio positivo nel settore agricolo italiano e un faro di sostenibilità per l’Europa.
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