Riscoperta di un tesoro dimenticato, la Leucolea, l’ulivo bianco calabrese
La Leucolea, conosciuta anche come Leucocarpa, Olivo della Madonna, Leucokasos e Olivo del Crisma, è una rara e antica cultivar di ulivo calabrese che è stata riscoperta negli anni ’80 del secolo scorso. Gli esemplari iniziali di Leucolea, una varietà estremamente rara di ulivo bianco, sono stati trovati nel territorio di Rossano, nelle vicinanze di poderi che un tempo appartenevano a monasteri basiliani.
Successivamente, sono stati identificati altri esemplari secolari di ulivo bianco nella zona di Reggio Calabria, precisamente a Bianco, Ferruzzano e Mammola. Si presume che i primi esemplari siano stati importati in Calabria dall’Isola di Kasos, in Grecia.
Attualmente, la Leucolea sopravvive allo “stato selvatico” con pochi esemplari secolari e si trova solo in Calabria, ma sta iniziando a diffondersi in altre parti d’Italia attraverso vivai specializzati che producono nuove piante innestate. La caratteristica distintiva della Leucolea sono le olive di colore bianco avorio. Prima di maturare, le olive sono verdi come le altre varietà, ma assumono un colore avorio quando sono completamente mature.
Ciò avviene perché, durante l’invaiatura, all’interno dei frutti si verifica una degradazione della clorofilla e un aumento della produzione di antociani che conferiscono alle olive il caratteristico colore nero-blu. Tuttavia, nella Leucocarpa, la sintesi dei pigmenti viene interrotta, quindi nonostante la diminuzione della clorofilla, non si verifica un aumento degli antociani.
Da tempi antichi, dalla Leucolea si estrae l’olio del crisma, un olio sacro utilizzato nelle funzioni religiose come il battesimo, la cresima e l’unzione dei malati. Inoltre, l’olio della Leucolea veniva utilizzato per le lampade nelle chiese, poiché brucia con pochissimo fumo e non lascia residui.
L’olio della Leucolea è di colore bianco trasparente, il che lo rende a bassa emissione di fumo durante la combustione. Dal punto di vista della produttività, del profilo nutrizionale e delle caratteristiche organolettiche, la Leucocarpa non presenta particolari elementi distintivi ed è simile a numerose altre cultivar presenti sul mercato.
A causa della sua scarsa diffusione, essendo presente solo in alcune zone in quantità limitate, l’olio della Leucolea non viene ancora utilizzato in cucina. La pianta di Leucolea ha una crescita media con portamento eretto, chioma espansa e foglie di colore verde scuro. La sua coltivazione non presenta particolari problematiche, anche se la propagazione tramite talea risulta difficile.
In passato, la Leucolea veniva piantata in alcuni uliveti per rilevare tempestivamente la presenza della mosca olearia, un temuto parassita degli ulivi.
Negli ultimi anni, è stato osservato che una pianta di Olivo Bianco è stata posizionata nei pressi di molte chiese calabresi, probabilmente per preservare e valorizzare questa rara cultivar.
Le olive della Leucolea hanno una forma ovale e polpa carnosa. Se non vengono raccolte, possono rimanere più a lungo sulla pianta rispetto alle altre varietà, donando così un’ulteriore peculiarità a questa antica cultivar di ulivo bianco calabrese.