Le fave, uno dei legumi più amati dai Calabresi

fave
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Si avvicina la primavera e arriva il tempo delle fave.
Questo legume fa parte della famiglia delle fabaceae, anche dette leguminose.
Il frutto di colore verde chiaro si trova all’interno di in un baccello allungato, che contiene da 2 a 9 semi.
Dal mese di marzo fino a giugno è possibile gustarle sulle nostre tavole.

Un classico: fave, formaggio e salsiccia

Quando penso a fave, formaggio e salsiccia mi viene subito in mente un giorno di festa, precisamente Pasquetta. Quindi un momento bello per stare all’aria aperta con gli amici. In questo periodo difficile che l’Italia sta vivendo, è bene evitare gli assembramenti di persone e uscire solo per necessità.
Ma l’appuntamento è solo posticipato, speriamo il prima possibile. E perchè no Pasquetta potrebbe essere la giornata giusta.

Pasta e fave

Gli anziani a differenza dei giovani, amano la classica pasta e fave.
Un evergreen intramontabile. È importante far cuocere il prezioso legume per bene, con un olio, cipolla, sale e pepe nero.
In passato le fave venivano davvero preparate in tutte le salse. Diciamo che l’odore molto forte del legume cotto non è proprio il massimo per chi è debole di stomaco.

Fave crude

Il famoso legume si può gustare anche così com’è, al naturale. Questa modalità è più pratica e adatta ai consumatori più giovani. Poi può fungere sia da antipasto oppure gustato anche alla fine, come se fosse della vera e propria frutta.

Il favismo

Il Favismo è una malattia, e purtroppo chi ne è affetto non può mangiare fave oppure piselli, neanche assumere alcuni tipi di farmaci e altre sostanze particolari. Infatti dopo 12/48 ore dalla ingestione, chi soffre di questa patologia, presenta un colore giallastro tendente al verde. Un altro sintomo tipico è rappresentato dalle sciere oculari giallastre, anche le urine appaiono scure. Ricordiamo che il favismo è una anomalia genetica che interessa alcuni enzimi contenuti nei globuli rossi.