Olio d’oliva: Coldiretti e Unaprol chiedono tracciabilità europea

Olio exstravergine di oliva
Olio exstravergine di oliva

Coldiretti e Unaprol sollecitano l’introduzione di un registro telematico europeo per l’olio extravergine, ispirato al modello italiano, per combattere le sofisticazioni e garantire trasparenza lungo tutta la filiera

L’olivicoltura italiana, patrimonio culturale ed economico del nostro Paese, è al centro di una battaglia contro le frodi e le contraffazioni che minacciano la sua autenticità e il suo valore. Coldiretti e Unaprol, con una lettera inviata al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, hanno lanciato una richiesta cruciale: l’adozione di un sistema telematico unico di tracciabilità a livello europeo per l’olio extravergine d’oliva, al fine di garantire la qualità e tutelare produttori e consumatori.

Il mercato dell’olio extravergine d’oliva è infatti sotto attacco. Le frodi, le sofisticazioni e le adulterazioni si moltiplicano, danneggiando irreparabilmente il settore e mettendo in difficoltà i produttori onesti, che si vedono costretti a competere con prodotti contraffatti venduti a prezzi insostenibili. Le pratiche fraudolente, secondo Coldiretti e Unaprol, non solo danneggiano l’economia, ma tradiscono anche la fiducia dei consumatori, che vengono ingannati nell’acquisto di un prodotto che dovrebbe essere sinonimo di eccellenza.

Nel loro appello, i rappresentanti di Coldiretti e Unaprol sottolineano l’importanza di adottare un Registro Telematico Unico per l’olio d’oliva a livello europeo, ispirato al sistema italiano del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale). Questo sistema, che consente di tracciare digitalmente ogni fase della produzione, sarebbe in grado di garantire la trasparenza e l’autenticità dell’olio d’oliva in tutta l’Unione Europea, contrastando le frodi e promuovendo acquisti consapevoli e sicuri. L’introduzione di un simile strumento a livello europeo, sottolineano le due organizzazioni, consentirebbe di rafforzare la reputazione dell’olio extravergine europeo sui mercati internazionali.

Inoltre, Coldiretti e Unaprol sollecitano una revisione del sistema degli accordi tariffari che consentono l’importazione di olio extravergine senza dazi doganali. Tali pratiche, se non regolamentate, potrebbero danneggiare ulteriormente i produttori europei, in particolare quelli italiani, esponendoli a una concorrenza sleale e mettendo in pericolo gli elevati standard di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale adottati nell’Unione Europea.

L’iniziativa punta a proteggere non solo un prodotto simbolo della tradizione agroalimentare mediterranea, ma anche la stessa identità dell’olio extravergine europeo, sempre più minacciata dalla concorrenza di prodotti di dubbia provenienza. L’appello di Coldiretti e Unaprol si inserisce quindi in un più ampio impegno per la salvaguardia delle tradizioni alimentari e la difesa della qualità contro le pratiche sleali che mettono a rischio l’economia e la salute dei consumatori.

Le due organizzazioni confidano nella determinazione del Ministero dell’Agricoltura e invitano a un intervento tempestivo per garantire l’applicazione del Regolamento UE 299/2013, che potrebbe segnare un punto di svolta decisivo per l’intero settore olivicolo europeo.