CATANZARO, 25 OTT 2018 – Giovani, futuro ed innovazione, i temi presentati nella conferenza stampa tenutasi nella mattinata di oggi nella sala Giunta della Provincia.
A presentare il progetto Microtech ritroviamo un giovane team composto da Emanuela Laratta – Studentessa di Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, presidente & Co-fondatrice di Microtech –, il dr Emanuele Spada – agronomo e consigliere –, oltre al presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno e alla Dott.ssa Rosetta Alberto, direttrice di Crisea.
Microtech è l’idea vincitrice della Business Competition Giovani e Futuro Comune che da accesso ad un grant di ben 30,000 euro. Il progetto vuole sostenere la valorizzazione dei beni comuni, attraverso un’idea straordinaria – come ha più volte evidenziato il Presidente Bruno – che vuole creare una struttura per realizzare servizi a sostegno delle aree e delle attività rurali.
Il bene comune in questione è l’ex azienda Condoleo dove verrà realizzata Crisea – Il Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’innovazione Rurale. Proprio in quest’area s’inserisce Microtech con la creazione di un Laboratorio di micropropagazione che – come spiega dettagliatamente Emanuela Laratta – è una tecnica di micropropagazione delle piante (una prima fase in laboratorio) in cui attraverso l’innovazione tecnologica si punta ad esempio all’eliminazione di virus.
Il progetto si lega oltremodo al tema della sostenibilità sociale in quanto tenta di valorizzare i giovani, di dare loro gli strumenti per poter operare nel proprio territorio.
Il Dr Spada ci tiene a sottolineare l’esigenza di sfatare alcuni miti come quello del “In Calabria non si può”. Sostenibilità ambientale in quanto si va ad intervenire su aree rurali marginali e deturpate e ad incrementare l’utilizzo di piante tipiche della nostra terra.
Per questo motivo vengono lanciate due scommesse: da un lato tentare di promuovere e sostenere giovani talenti che investono sul proprio territorio; dall’altro cercare di consolidare l’idea che l’innovazione tecnologica, oggi, possa contribuire allo sviluppo del settore primario. Settore che – come ha evidenziato lla Dott.ssa Rosetta Alberto – poteva e doveva diventare il meccanismo promotore di tutti gli altri settori, soprattutto in un territorio come la Calabria. In questo modo – conclude la direttrice di Crisea – il processo delle filiere da orizzontale diventa circolare. “La natura, infatti, non produce rifiuti, ma out-put Se tale modello si radica nella mentalità comune e nel nostro territorio, questo può diventare una preziosa risorsa per vivere in un ambiente più sano in grado anche di creare lavoro e di valorizzare i nostri talenti”.
Anna Bagnato