Ha preso il via ieri, a cura dei servizi tematici Acque dei cinque dipartimenti provinciali Arpacal coordinati dalla Direzione Scientifica, la campagna 2021 per il monitoraggio delle acque di balneazione in Calabria.
I tecnici Arpacal, seguendo la programmazione concordata con il Ministero della Salute e la Regione Calabria, e nel rispetto delle procedure di protezione contro la pandemia ancora in corso, procederanno innanzitutto alla prima fase della campagna, tecnicamente rientrante nella cosiddetta “pre-stagionale”, che permetterà di confrontare i dati attuali con quelli acquisiti dall’Agenzia ambientale calabrese nella stagione balneare precedente.
Come ogni anno, la campagna di balneazione, che interessa tutti i dipartimenti dell’Agenzia in particolar modo i Servizi Acque, prende il via in aprile per concludersi a settembre, operando per conto della Regione Calabria e del Ministero della Salute, al fine di monitorare la balneabilità degli oltre 700 km di costa regionali, indicando la qualità di essi suddivisi, in base alla normativa nazionale di settore, in quattro classi: eccellente, buona, sufficiente, scarsa.
I tecnici Arpacal, che prelevano i campioni secondo metodiche e tempistiche ben determinate, anch’esse su input del ministero della Salute, sono affiancati, ove necessario, dalle Guardie costiere della Calabria, con le quali da oltre un decennio si conferma un proficuo e fitto rapporto di collaborazione tecnica, non soltanto nello specifico di questa matrice ambientale.
“La campagna di balneazione in Calabria – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, dott. Domenico Pappaterra – è iniziata anche grazie al dialogo costante con il Dipartimento Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, che per questa matrice ambientale non solo fornisce un indirizzo ma, da titolare della competenza primaria, ci ha incaricati di procedere sulla base di una specifica convenzione”.