La lontra in pericolo: la tragica scoperta nel cuore di Fagnano Castello
La Calabria, terra di meraviglie naturali e paesaggi incantevoli, cela uno dei suoi tesori più preziosi lungo i corsi d’acqua poco antropizzati: la lontra (Lutra lutra). Questo affascinante mustelide, schivo e solitario, con abitudini prevalentemente notturne, si distingue per la sua eleganza e la sua importanza ecologica.
Un ritrovamento tragico
Tuttavia, la recente scoperta di una giovane femmina di lontra eurasiatica nelle vicinanze del comune di Fagnano Castello, in prossimità del bivio che conduce ai Laghi di Fagnano, ha gettato una luce sinistra sulla situazione di questa specie nella regione. La carcassa, rinvenuta dal dott. Marcellino Gallo Splendore, Medico Veterinario dell’ASP di Cosenza, ha suscitato preoccupazioni e ha evidenziato le sfide che la lontra affronta nella sua esistenza.
Un patrimonio indicatore di luoghi sani
La presenza della lontra lungo i corsi d’acqua è un segnale di ambienti sani e puliti, poiché questo animale predilige habitat poco disturbati dall’uomo. La sua dieta varia, comprendendo pesci, gamberetti, altri invertebrati e persino uccelli acquatici. Sulla terraferma, caccia arvicole, conigli e altri piccoli mammiferi. Con le sue abitudini notturne e il suo talento nel nuoto, si adatta a diverse situazioni, spingendosi talvolta sino alle zone costiere in cerca di cibo.
Biologia e presenza in Calabria
La lontra presenta una pelliccia marrone intenso nella parte superiore e più chiara nella parte inferiore, con un corpo allungato e una lunga coda affusolata. È un’ottima nuotatrice, con zampe corte e piedi palmati che le consentono di muoversi agilmente nell’acqua. La sua popolazione in Calabria, purtroppo, non è immune da rischi. Attualmente, la specie è presente principalmente lungo i corsi d’acqua di Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Abruzzo, Molise e alcune aree di risorgiva del Friuli-Venezia Giulia.
Sfide e minacce
La lontra, vivendo in zone non antropizzate, è estremamente sensibile all’inquinamento, rappresentando un indicatore di salute ambientale. Tuttavia, la sua convivenza con l’uomo non è sempre stata facile, con la caccia intensiva nel XX secolo per la sua pregiata pelliccia, utilizzata nell’abbigliamento femminile. Dichiarata specie a rischio in Italia nel 1977, la lontra è minacciata anche dalla competizione con l’essere umano nella pesca.
Prospettive e conservazione della lontra
Nonostante le sfide, c’è speranza per la lontra in Calabria. Il ritrovamento della carcassa ha permesso di avviare accertamenti scientifici, secondo il Piano d’Azione Nazionale per la Conservazione della Lontra. È essenziale un impegno continuo per preservare questo tesoro naturale, promuovendo la sensibilizzazione ambientale e attuando misure concrete di conservazione. Solo così la lontra potrà continuare a nuotare nei corsi d’acqua calabresi, un simbolo di salute e bellezza naturalistica.