Emergenza siccità in Calabria: sorgenti in calo del 50%, diga del Menta al 47% della capacità e misure straordinarie per affrontare la crisi idrica estiva del 2024
La Calabria sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, con le sorgenti ridotte del 50% e la diga del Menta che opera al 47% della sua capacità massima. Questi segnali preoccupanti preannunciano un’estate critica per la regione.
Cataldo Calabretta, amministratore unico della Sorical – la Società regionale di gestione delle acque – ha rivelato che vari amministratori locali hanno recentemente richiesto un aumento delle forniture d’acqua. In risposta, Sorical ha allertato le Prefetture e la Protezione civile riguardo alla grave situazione, avvertendo che la carenza idrica potrebbe peggiorare nelle prossime settimane. La società ha consigliato ai tecnici comunali di chiudere gli impianti durante le ore notturne e di informare adeguatamente la popolazione per contenere i consumi.
La diga del Menta, fondamentale per l’approvvigionamento idrico, è attualmente al 47.7% della sua capacità massima, una diminuzione significativa rispetto all’85% dello scorso anno e al 92% di due anni fa. Per garantire la produzione di acqua potabile fino all’autunno, i tecnici della Sorical hanno indicato la necessità di ridurre i prelievi.
Situazioni critiche si registrano anche nel reggino, dove l’acquedotto Tuccio, che serve i comuni da Melito Porto Salvo alla zona sud di Reggio Calabria, ha visto la produzione dimezzarsi. Sorgenti in diverse località della provincia stanno subendo cali tra il 30% e il 50%. A Palmi, Sorical ha istituito un tavolo tecnico in collaborazione con Arrical e la Regione Calabria per requisire alcuni pozzi privati, affrontando così l’emergenza idrica dei prossimi mesi.
In provincia di Vibo Valentia, la sorgente Conture, che serve Parghelia, Zambrone e Tropea, ha subito un calo del 40%. Per mitigare la crisi, sono stati attivati pozzi e bypass idrici. Analoghi interventi sono stati effettuati in altre zone della provincia per garantire l’approvvigionamento.
Anche la provincia di Crotone è in difficoltà, soprattutto con lo schema Lese, che serve numerosi comuni. Riduzioni significative di sorgenti e portate d’acqua sono state registrate in vari impianti della zona.
La situazione è critica anche a Stalettì, in provincia di Catanzaro, dove i pozzi comunali e regionali hanno subito un drastico calo di produzione. In provincia di Cosenza, il fiume Trionto, da cui Sorical preleva acqua per il potabilizzatore, continua a soffrire di carenze idriche, con la produzione scesa da oltre 100 litri al secondo a 50. Per far fronte alla crisi, sono stati attivati ulteriori pozzi per garantire acqua a diversi comuni dell’area. Al momento, solo gli acquedotti dell’Alto Tirreno Cosentino e della zona del Pollino sembrano resistere all’impatto del caldo estivo.
In risposta alla situazione critica, Sorical ribadisce la necessità per i tecnici comunali di chiudere gli impianti durante la notte e di promuovere una corretta informazione alla popolazione per limitare i consumi idrici.
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