L’educazione alla legalità e al rispetto delle norme tramite il progetto “Spiagge pulite”
Il progetto “Spiagge pulite” promosso dalla Regione Calabria, in collaborazione con l’amministrazione penitenziaria e i Comuni costieri, mira a coinvolgere soggetti detenuti o sottoposti a misure alternative alla detenzione o a sanzioni di comunità per svolgere interventi di pulizia manuale delle spiagge situate nelle aree protette della rete Natura 2000.
L’incontro tenutosi ieri presso la Cittadella regionale di Catanzaro ha riunito rappresentanti della Regione, del dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, dell’amministrazione penitenziaria e dei Comuni costieri interessati. Durante l’incontro, sono state definite le modalità di intervento e di collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte.
Il dirigente generale del dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, Salvatore Siviglia, ha sottolineato che il progetto mira a coniugare la tutela ambientale con i principi della giustizia riparativa. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sull’importanza della salvaguardia e conservazione della biodiversità nelle aree protette marine e costiere della Calabria, spesso minacciate dalle attività umane, come la pulizia meccanica delle spiagge.
Il progetto non solo contribuirà alla tutela dell’ambiente, ma avrà anche una valenza sociale ed educativa. Lavorando insieme ai detenuti, si vuole trasmettere un messaggio di legalità e rispetto delle norme e delle regole, promuovendo sia la moralità che la consapevolezza ambientale.
Il progetto “Spiagge pulite” rientra in un contesto più ampio di iniziative per la tutela ambientale promosse dalla Regione Calabria. Queste iniziative sono volte anche a migliorare l’offerta turistica regionale, valorizzando le potenzialità del territorio come strumento di sviluppo economico e sociale, nel pieno rispetto delle risorse naturali marine, delle spiagge e della biodiversità costiera.
La dirigente Elvira Costantino ha evidenziato che il progetto è stato sviluppato in stretta collaborazione con le strutture del Ministero della giustizia, in particolare con il Provveditorato regionale del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e l’ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Calabria. Questo progetto mira a valorizzare l’aspetto rieducativo e formativo della pena, consentendo ai soggetti detenuti o sottoposti a misure alternative di partecipare a progetti di volontariato.
Giovanni Aramini, dirigente del settore Parchi ed Aree Naturali Protette, ha sottolineato l’importanza delle aree protette della Calabria all’interno della rete europea Natura 2000. In totale, la Calabria conta 280 siti inseriti in questa rete, di cui 30 sono ubicati lungo la costa. Questi luoghi rappresentano habitat ricchi di biodiversità che necessitano di interventi di salvaguardia e protezione.
Il progetto “Spiagge pulite” si pone come un’iniziativa concreta per affrontare le minacce ambientali che colpiscono queste aree protette. Coinvolgendo i detenuti e le persone sottoposte a misure alternative, si offre loro l’opportunità di partecipare attivamente alla conservazione dell’ambiente e di contribuire alla riparazione sociale attraverso azioni positive.
Attraverso la pulizia manuale delle spiagge, si mira non solo a ripulire l’ambiente costiero, ma anche a educare i partecipanti ai valori di legalità, rispetto delle norme e consapevolezza ambientale. Il progetto “Spiagge pulite” rappresenta quindi un importante strumento per promuovere la rieducazione e la formazione dei detenuti, offrendo loro la possibilità di acquisire nuove competenze e di contribuire al bene comune.
La collaborazione tra la Regione Calabria, l’amministrazione penitenziaria e i Comuni costieri testimonia l’importanza di un approccio integrato e sinergico per affrontare le sfide ambientali e sociali. Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di preservare le risorse naturali e promuovere un turismo responsabile e consapevole.
In conclusione, il progetto “Spiagge pulite” rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni, comunità e persone in situazioni di disagio possa portare a risultati positivi per l’ambiente e per la società nel suo complesso. Attraverso il lavoro dei volontari detenuti, si apre la strada a una giustizia riparativa che promuove la rieducazione, il rispetto delle regole e la salvaguardia del patrimonio naturale.