Approvato il Piano Olivicolo regionale in Calabria: rilancio della filiera attraverso innovazione, sostenibilità e valorizzazione delle varietà autoctone
Recuperare gli uliveti secolari, intensificare le coltivazioni tradizionali e puntare su innovazione tecnologica per rafforzare la filiera olivicola calabrese. Sono queste le linee guida del Piano Olivicolo Regionale, approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale guidata da Roberto Occhiuto su proposta dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo.
Il piano mira a tutelare e valorizzare le varietà autoctone più diffuse, come Carolea, Ottobratica, Dolce di Rossano, Tonda di Strongoli, Sinopolese, Grossa di Gerace e Roggianella, puntando al contempo su nuovi impianti ad alta densità e sull’adozione di tecnologie avanzate per migliorare i processi di estrazione degli oli vergini.
“Produrre di più e meglio, dando valore alla distintività della nostra filiera, è il nostro obiettivo”, ha dichiarato l’assessore Gianluca Gallo, sottolineando l’importanza del lavoro congiunto con esperti, associazioni di categoria ed enti di ricerca come il CREA. L’iniziativa è inserita nell’ambito della nuova programmazione dei Fondi UE 2023-2027 e prevede azioni concrete per rafforzare il posizionamento dell’olio calabrese sui mercati globali.
Il piano punta anche sulla formazione degli operatori, sostenendoli nella transizione verso un’agricoltura 4.0, e sulla creazione di una “Carta degli Oli di qualità calabresi”, strumento strategico per valorizzare il prodotto e promuovere l’identità territoriale.
“La Calabria è già tra le principali regioni produttrici di olio in Italia, ma vogliamo consolidare e rafforzare questo primato sia a livello nazionale che internazionale, creando nuove opportunità economiche e occupazionali”, ha aggiunto l’assessore Gallo.
L’approvazione del Piano Olivicolo rappresenta quindi una svolta importante per un settore strategico dell’economia regionale, in grado di combinare tradizione e innovazione per garantire un futuro sostenibile e competitivo.
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