La bellezza delle coste calabresi nasconde una dura verità: il 58% dei punti campionati da Goletta Verde presenta livelli di inquinamento oltre i limiti di legge. Legambiente, l’associazione ambientalista, ha presentato i dati di monitoraggio che rivelano una situazione preoccupante per la Regione.
Il monitoraggio, effettuato dai volontari di Legambiente tra il 28 giugno e il 17 luglio, ha coinvolto 24 punti lungo le coste calabresi. I risultati sono stati resi noti in una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e delle autorità locali. La presenza di Rosaria Vazzano, Presidente del Circolo Legambiente Crotone, e di altre figure di spicco ha evidenziato l’importanza del problema e la volontà di trovare soluzioni efficaci.
I dati raccolti parlano chiaro: ben 14 dei 24 punti campionati hanno superato i limiti di legge, con 13 di essi classificati come “Fortemente Inquinati” e 1 come “Inquinato”. La provincia di Vibo Valentia è stata particolarmente colpita, con tutti e 5 i punti campionati risultati fortemente inquinati.
Le foci dei fiumi sono le aree più critiche, ma non sono le uniche a presentare problemi. La provincia di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria hanno tutte registrato punti con livelli di inquinamento preoccupanti. Secondo gli esperti di Legambiente, la lentezza con cui vengono affrontate queste problematiche è fonte di preoccupazione. Sebbene la Regione Calabria abbia avviato alcuni processi per migliorare i sistemi di depurazione e contrastare gli scarichi illegali, la situazione richiede azioni tempestive e determinate per proteggere il mare, gli ecosistemi e la salute dei cittadini, oltre che l’economia regionale.
Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, ha sostenuto attivamente la campagna estiva di Legambiente. La raccolta e la rigenerazione degli oli minerali usati da parte del consorzio sono un esempio di economia circolare di successo, che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale derivante da tali rifiuti pericolosi. Tuttavia, la quantità di olio recuperato lo scorso anno, 3.214 tonnellate, indica che il problema dell’inquinamento rimane serio.
La situazione è allarmante e richiede una risposta congiunta e decisa da parte delle autorità locali, delle istituzioni e dei cittadini. È essenziale informare il pubblico in modo accurato riguardo alla qualità delle acque di balneazione sulla costa calabrese e adottare misure concrete per ridurre gli scarichi inquinanti.
Il quadro delineato dal monitoraggio di Goletta Verde è una testimonianza dell’urgente necessità di agire per proteggere l’ambiente e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. La Regione Calabria deve affrontare il problema con impegno e determinazione, affrontando le criticità in modo rapido ed efficace. Solo attraverso sforzi congiunti sarà possibile preservare le meraviglie naturali della Calabria e garantire un ambiente sano e sicuro per tutti.