Calabria: la caccia ai turdidi prosegue fino al 30 gennaio

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Caccia ai turdidi: Federcaccia e Regione ottengono la proroga grazie a una modifica normativa

La Regione Calabria ha confermato ufficialmente che la caccia ai turdidi rimarrà aperta fino al prossimo 30 gennaio. La decisione, comunicata venerdì 10 gennaio dal Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale, arriva a seguito di una modifica all’articolo 18 della legge 157/92, introdotta tramite la legge di Bilancio. Tale modifica consente di applicare i termini del precedente Calendario Venatorio regionale fino a una decisione definitiva sul caso, prevista per il 29 aprile prossimo.

La normativa e il contesto

La proroga fino al 30 gennaio riprende quanto stabilito dal regolamento regionale originario, sospendendo di fatto la sentenza del TAR che prevedeva la chiusura della caccia al 9 gennaio. Fondamentale in questa vicenda è stato il ricorso presentato al Consiglio di Stato, dapprima da Federcaccia e successivamente dalla stessa Regione Calabria. Grazie a questa azione congiunta, si è evitato che la sentenza del TAR diventasse definitiva, mantenendo aperta la possibilità di caccia ai turdidi per gli appassionati.

Soddisfazione di Federcaccia Calabria per la proroga sulla caccia ai turdidi

Federcaccia Calabria ha espresso grande soddisfazione per l’esito della vicenda. In una nota ufficiale, l’associazione ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al risultato positivo, tra cui il proprio Ufficio Studi, l’Assessorato e il Dipartimento Agricoltura e Caccia, i legali coinvolti e l’Avvocatura regionale.

“Questo risultato dimostra l’importanza dell’impegno costante e della collaborazione tra istituzioni e associazioni di categoria per la tutela dei diritti dei cacciatori,” si legge nel comunicato. Federcaccia ha sottolineato come questa vittoria rappresenti un importante stimolo per continuare a lavorare a difesa del settore venatorio, da sempre parte integrante delle tradizioni calabresi.

Uno scenario in evoluzione

Nonostante la proroga, il futuro del settore venatorio in Calabria rimane legato alle decisioni attese nei prossimi mesi. L’udienza del 29 aprile rappresenterà un momento cruciale per definire i termini della vicenda e fornire indicazioni chiare sul proseguimento delle attività di caccia.

Nel frattempo, i cacciatori calabresi possono proseguire con le loro attività fino al termine stabilito, il 30 gennaio. Una decisione che permette di rispettare le tradizioni locali e salvaguardare un settore che continua a essere un pilastro della cultura e dell’economia regionale.

La vicenda testimonia l’importanza del dialogo tra le parti interessate, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze del settore venatorio con quelle della tutela ambientale, in un quadro normativo in continua evoluzione.