Chiunque si trovi anche solo per poco tempo nel quartiere marinaro, non può evitare di notare quella imponente torre che domina il circondario.
Tutti la conoscono, ma solo alcuni, sanno che rappresenta quel che resta dell’antica fabbrica di tannino,
sorta nel 1924, da una ditta francese “Le Petit”.
Famosa per la produzione della sostanza, utile davvero in diversi settori, da quello tessile a quello medicosanitario.
Nei periodi di splendore, erano impiegate all’interno della fabbrica più di 300 persone.
Dopo la guerra, questo luogo è stato invece abbandonato.
Successivamente, il nome da Tannina divenne Tonnina, e col passare del tempo si trasformò in un famoso punto di incontro per i tanti giovani del quartiere marinaro e non solo.
A parte la torre, ci sono altri locali, alcuni devastati dall’ultimo incendio avvenuto pocho tempo fa.
Quella brutta storia è quasi lontana, anche se ahimè, sono morte due persone.
Sicuramente la Tonnina ha rappresentato per intere generazione, il cuore pulsante del territorio.
Aveva la capacità di far incontrare giovani e meno giovani, accumunati dalla voglia di stare insieme in quel posto.
Ricordiamo che in un passato non troppo lontano, precisamente nel 2010, la torre è stata illuminata, per poter ammirare meglio la sua imponenza.
L’illuminazione rientrava in un progetto finanziato della Provincia di Catanzaro, di restaiyling dell’antica struttura.
La sua estremità è davvero molto alta, supera circa i trenta metri.
Purtroppo siamo abituati a vedere questo “monumento” sempre lì, impassibile allo scorrere del tempo e alle intemperie, ma ricordiamo, che rappresenta un patrimonio di immenso valore che appartiene a tutti, quindi da tutelare e difendere.