Centrale del Mercure: il Governo impone lo stop alla norma che minaccia l’impianto

Centrale del Mercure
Centrale del Mercure

Centrale del Mercure, il Governo frena: “Materia ambientale di competenza statale”

Un importante passo indietro sembra profilarsi sul futuro della Centrale del Mercure, situata nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Nel giorno in cui i vertici di Sorgenia hanno partecipato all’audizione presso la Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Calabria, arriva dal Governo centrale un’indicazione chiara: abrogare la norma che potrebbe causare la chiusura dell’impianto.

La notizia è stata diffusa dal TGR Calabria, riportando che l’intervento governativo ha aperto una nuova prospettiva nella vicenda, che negli ultimi mesi ha suscitato tensioni e dibattiti sul piano politico e ambientale. La questione ruota attorno alla competenza legislativa: la normativa oggetto del contendere, che avrebbe potuto incidere negativamente sull’operatività della centrale, è stata giudicata come una forzatura da parte del Consiglio Regionale, trattandosi di una materia di esclusiva competenza statale.

A confermarlo è stata Katya Gentile, presidente della VI Commissione del Consiglio Regionale, che ai microfoni del TGR Calabria ha dichiarato: «La materia ambientale è di competenza statale, non avremmo dovuto neanche avventurarci e dovremo fare un passo indietro».

L’impianto della Centrale del Mercure, di proprietà di Sorgenia, ha rappresentato negli anni una risorsa economica e occupazionale importante per il territorio, ma anche un punto di scontro con le associazioni ambientaliste, che ne contestano l’impatto ecologico. La decisione del Governo di intervenire per eliminare la norma critica potrebbe garantire la continuità dell’impianto, ma non senza ulteriori ripercussioni politiche.

Resta da vedere come il Consiglio Regionale intenderà procedere, ma il messaggio del Governo non lascia spazio a dubbi: è necessario riportare la questione nell’alveo delle competenze statali e scongiurare l’interruzione delle attività della centrale. Una vicenda che mette in luce, ancora una volta, la complessità delle scelte ambientali ed economiche in territori fragili come quello calabrese.

LEGGI ANCHE: Centrale del Mercure, ricorso al Tar contro la legge regionale