Demetra, simbolo della straordinaria naturalità degli ecosistemi forestali dell’Aspromonte
All’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, in Calabria, si erge un albero straordinario che vanta un’età notevole di quasi mille anni. Chiamato Demetra, questo antico rovere è considerato il più antico albero di latifoglie di clima temperato conosciuto al mondo. La sua longevità supera di oltre 300 anni il massimo precedentemente registrato.
L’analisi di datazione di Demetra e di altri esemplari di quercia è stata resa possibile grazie all’applicazione della Spettrometria di Massa con Acceleratore (AMS) presso il Centro di Fisica Applicata, Datazione e Diagnostica (Cedad) dell’Università del Salento a Lecce. È stato utilizzato il metodo della datazione al radiocarbonio, comunemente impiegato per determinare l’età di reperti organici che non superano i 60.000 anni. Tuttavia, ottenere campioni da questi alberi si è rivelato una sfida formidabile a causa della loro ubicazione in una regione montuosa mediterranea ad alta quota, caratterizzata da pendii ripidi e rocciosi. Inoltre, trattandosi di alberi antichi, la parte interna dei loro tronchi spesso presenta cavità vuote, il che comporta la mancanza o il grave deterioramento degli anelli, rendendo ancor più complessa l’accurata datazione.
Antonino Siclari, rappresentante del Parco Nazionale dell’Aspromonte, ha espresso la sua gioia per la scoperta di queste querce longeve nell’ambiente montano ad alta quota dell’Aspromonte. Ha sottolineato che questa scoperta conferma ulteriormente l’eccezionale livello di naturalità presente negli ecosistemi forestali delle aree protette dell’Appennino meridionale. I Parchi Nazionali dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino costituiscono un vero e proprio hotspot di biodiversità nella regione mediterranea europea meridionale, dove la conservazione e la tutela degli ecosistemi forestali rivestono un’importanza fondamentale.
Demetra si erge come una testimonianza vivente della resilienza e della maestosità degli alberi antichi, offrendo uno sguardo sul ricco patrimonio naturale presente nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Mentre gli scienziati continuano a svelare i segreti nascosti nei suoi anelli, questo antico rovere ci ricorda il ruolo cruciale svolto dalle aree protette nel salvaguardare e preservare la straordinaria biodiversità del nostro pianeta.