Driomio dell’Aspromonte: il nuovo protagonista della fauna locale

Driomio
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Driomio dell’Aspromonte: un’indagine completa sulla specie e le implicazioni per la conservazione, emerse dal XII congresso italiano di teriologia nel parco nazionale

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, rivela un’affascinante scoperta nel regno della fauna selvatica: il Driomio. Questo piccolo roditore è al centro di uno studio approfondito presentato al “XII Congresso Italiano di Teriologia” tenutosi a Cogne (AO) nel giugno del 2022. Il documento, ora disponibile online, è un importante contributo alla comprensione di questa specie nel contesto dell’area protetta.

Il Driomio dell’Italia meridionale, secondo la direzione del Parco nazionale dell’Aspromonte, appartiene a una specie distinta nota come Dryomys aspromontis, diversa da quella presente nell’Italia nord-orientale, come descritto in precedenti ricerche (Bisconti et al., 2018). Questa rivelazione apre nuove porte alla conoscenza della specie, fondamentali per implementare strategie di conservazione e gestione.

Le caratteristiche di questo affascinante roditore includono una taglia ridotta, con una lunghezza compresa tra 8 e 13 centimetri e un peso variabile tra 18 e 34 grammi. La sua coda folta, ricoperta da pelo bruno-grigiastro con un’estremità grigio scuro, contribuisce a dare al Driomio un aspetto distintivo. La sua pelliccia, color nocciola con sfumature grigiastre sul dorso e biancastra sul ventre, rivela una bellezza naturale.

Gli occhi del Driomio sono circondati da una caratteristica “mascherina” di peli neri che si estendono fino sotto le piccole e rotonde orecchie. La somiglianza con altri membri della famiglia dei roditori, come il ghiro (Glis glis) e il quercino (Eliomys quercinus), rende il Driomio una creatura affascinante e intrigante da studiare.

L’approfondito monitoraggio condotto dall’associazione Ge.Co., Gestione e Conservazione della fauna selvatica, nell’ambito del “Monitoraggio del driomio e moscardino nel Parco Nazionale dell’Aspromonte”, ha permesso la cattura di immagini suggestive, tra cui la foto di copertina del documento. Questi sforzi di ricerca hanno contribuito significativamente all’aumento dei dati disponibili in letteratura, fornendo una base solida per future iniziative di conservazione e gestione di questa specie unica.

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte si conferma così non solo come un tesoro naturalistico da preservare ma anche come una risorsa di conoscenza preziosa per gli studiosi della fauna selvatica. Il Driomio, con il suo fascino misterioso, continua a svelare segreti che alimentano la passione per la conservazione di questa ricchezza biologica nel cuore della Calabria.