Profumi e sapori dell’eden in Calabria: un’esplorazione delle erbe spontanee tra tradizioni culinarie, salute e biodiversità regionale
L’uso sostenibile della ricchezza floristica della Calabria si riflette nella varietà di specie vegetali utili a scopi alimentari, medicinali e artigianali, nonché nelle tradizioni e credenze popolari. La Calabria, fino alla metà del XX secolo, manteneva la sua identità agricola, con contadini e braccianti che si recavano nei campi portando solo pane raffermo, mentre la natura li riforniva abbondantemente.
In questo articolo, esploreremo alcune delle erbe commestibili più comuni che crescono spontaneamente in Calabria, presentando una panoramica delle loro caratteristiche e usi.
1. Asparago selvatico della Calabria (Asparagus acutifolius L.)
Conosciuto come Sparacu, Sparagi, o Spagaru, l’Asparago Selvatico è una pianta erbacea perenne che cresce nei pascoli incolti e nei boschi di quercia. I suoi germogli primaverili sono utilizzati in cucina per frittate, contorni e antipasti. Ricco di fibra, vitamine e sali minerali, gli asparagi sono noti per le loro proprietà depurative e diuretiche.
2. Borragine (Borago officinalis L.)
Chiamata Vurrania, Furrajna, o Burraina, la borragine è una pianta primaverile con splendidi fiori viola. Le foglie sono utilizzate in cucina per preparare frittate, zuppe e insalate. L’olio estratto dai semi di borragine è apprezzato per il suo contenuto di acidi grassi benefici.
3. Cappero (Capparis spinosa L.)
Conosciuto come Chiappara, il cappero è una pianta rustica che cresce su terreni incolti o muri antichi. I capperi, i frutti e i germogli della Capparis spinosa sono utilizzati in diverse preparazioni culinarie, conferendo un sapore unico e aromatico.
4. Carciofino selvatico (Cynara cardunculus L.)
Chiamato Caccioffuleddu, il carciofino selvatico cresce spontaneamente nei territori caldi e umidi del Mediterraneo. I suoi capolini sono apprezzati nelle tavole rustiche e gustose delle famiglie calabresi, preparati in varie ricette tradizionali.
5. Cicoria selvatica di Calabria (Cichorium sp. Inthybus L.)
Conosciuta come Cicojira, la cicoria selvatica cresce spontaneamente in tutta la regione. Le foglie e le radici sono utilizzate nell’alimentazione e nella fitoterapia, con molteplici benefici per la salute.
6. Dente di leone/tarassaco (Taraxacum officinale Weber)
Chiamato Precomariddu, il tarassaco è una pianta comune nei prati incolti. Le sue foglie e radici sono utilizzate per preparare minestre, insalate e bevande depurative.
7. Finocchio selvatico (Foeniculum piperitum Ucria Beg.)
Noto come Màsaro, il finocchio selvatico è una pianta versatile, utilizzata per ottenere sciroppi, aromatizzare piatti e preparare liquori prelibati. Le diverse parti della pianta sono sfruttate appieno in cucina.
8. Liquirizia di Calabria (Glycyrrhiza glabra L.)
Chiamata Virgorizza, la liquirizia di Calabria è apprezzata per le sue proprietà benefiche. Coltivata e lavorata con cura, la liquirizia è un tesoro regionale utilizzato in diverse forme, dall’estratto alla radice fresca.
9. Origano (Origanum heracleoticum L.)
Conosciuto come Riganu, l’origano selvatico cresce lungo la costa calabrese. La tradizione della raccolta a fine giugno, giorno di San Giovanni Battista, è rispettata per preservarne l’intensità di profumo e aroma.
10. Alloro (Laurus nobilis L.) e Camomilla (Matricaria chamomilla L.)
Alloro e camomilla, rispettivamente chiamati Lauru e Cacumidda, sono due piante terapeutiche di grande rilevanza. L’alloro, con le sue foglie aromatiche, è utilizzato in infusi per proprietà digestive e antisettiche. La camomilla, apprezzata per le sue proprietà sedative, è comunemente usata per alleviare dolori mestruali e spasmi digestivi.
In conclusione, la Calabria, con la sua flora spontanea, offre un tesoro culinario e medicinale che continua a essere tramandato attraverso le generazioni, contribuendo alla ricchezza culturale e gastronomica della regione. Alla scoperta di queste erbe, si rivela un mondo di sapori autentici e benefici per la salute.
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