L’Etna, il maestoso vulcano situato in Sicilia, sta attirando l’attenzione delle autorità e degli esperti a causa di segnali di un’eventuale eruzione imminente. La Protezione Civile ha aggiornato il livello di allerta dall’arancione al rosso, indicando che esiste un’altissima probabilità di fontane di lava in corso o imminenti.
Il vulcanologo Mario Mattia dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha riferito ad AdnKronos che il livello di sismicità è aumentato da ieri mattina. Questo, insieme a segnali di variazioni rilevate da strumenti particolarmente sensibili, ha portato al primo livello di allerta. Nel pomeriggio, alle 17:00, è stata osservata attività esplosiva dalla bocca nuova del cratere, nella zona sommitale del vulcano. È iniziato anche uno sciame sismico. Gli esperti stanno monitorando attentamente l’evoluzione della situazione, anche se al momento non è possibile prevedere il tipo di attività eruttiva che potrebbe manifestarsi.
La Protezione Civile ha invitato i comuni a attivare i centri operativi comunali e ad adottare le misure previste nel Piano di Protezione Civile. L’Osservatorio dell’Etna dell’INGV ha comunicato che non si segnalano emissioni di cenere, ma l’ampiezza del tremore vulcanico continua ad aumentare in modo significativo.
In seguito alla riunione con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, è stato disposto il passaggio al livello di allerta “giallo” per il vulcano Etna, indicando un’attività eruttiva da bassa a media. Questa decisione si basa sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità effettuate dagli esperti. Il passaggio al livello di allerta “giallo” comporta un maggior coordinamento informativo tra la comunità scientifica e le strutture di protezione civile, consentendo alle autorità di prendere eventuali misure di risposta alle situazioni emergenziali, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale.
È importante tenere presente che i cambiamenti nei livelli di allerta potrebbero non seguire una sequenza prevedibile, poiché l’attività vulcanica può essere soggetta a variazioni impreviste e repentine. Gli esperti continueranno a monitorare da vicino l’Etna e forniranno aggiornamenti regolari per garantire la sicurezza della popolazione locale.