Nel bando per la progettazione preliminare che l’amministrazione comunale predisporrà per i lavori di recupero dell’edificio dell’ex scuola Maddalena sarà disposta la valutazione dell’eventuale impatto dell’intervento al fine di preservare le porzioni dell’immobile di eventuale valore storico e architettonico. Lo ha ribadito il sindaco Sergio Abramo in occasione di un incontro convocato ad hoc dalla commissione urbanistica, presieduta da Antonio Mirarchi, su richiesta di alcuni consiglieri. Oltre al presidente dell’assise comunale, Marco Polimeni, erano presenti Antonio Angotti, Gianmichele Bosco, Enrico Consolante, Nicola Fiorita, Filippo Mancuso e il dirigente del settore lavori pubblici, Guido Bisceglia.
Durante la riunione è stato ripercorso l’iter che ha portato alla firma della convenzione tra il Comune e la Regione con cui è stato stanziato il finanziamento di un milione e 900mila euro per i lavori sull’edificio dell’ex scuola Maddalena, inagibile da circa quindici anni, per ospitarvi alloggi delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine.
Un risultato reso possibile grazie all’iniziativa dell’allora prefetto Luisa Latella che ha chiesto al Comune di segnalare un immobile disponibile all’uopo nel centro storico e per cui Catanzaro è stata considerata sede prioritaria a livello regionale.
Il sindaco ha ricordato ai consiglieri che già nel 2011 l’ex Maddalena era stata attenzionata attraverso un progetto preliminare per l’adeguamento antisismico dell’immobile che, dagli anni ’50 in poi, è stato oggetto di diversi interventi che ne hanno modificato l’aspetto originario, rendendolo non più agibile come sede scolastica, tanto che ad oggi non esiste alcun vincolo da parte della Soprintendenza.
“Dallo studio da noi redatto – ha evidenziato il sindaco – si evince che servirebbero 4 milioni e mezzo per poter ristrutturare l’edificio, una cifra che il Comune non può permettersi. Oggi i fondi sul recupero delle infrastrutture sono sempre più esigui e, alla luce del ridimensionamento scolastico, non ci sono i numeri affinché l’immobile venga riutilizzato come sede scolastica. L’alternativa, dunque, sarebbe quella di rinunciare al finanziamento di un milione e 900mila e tenere l’edificio chiuso, in stato di abbandono e senza sicurezza? Ritengo sia importante aver blindato la somma che sarà stanziata dalla Regione per rendere fruibile e dare una nuova funzione all’immobile nel cuore del centro storico. Ad ogni modo chiederemo ai progettisti di tenere conto degli eventuali elementi di valore storico e architettonico che dovranno essere tutelati”.
“Allo stesso modo – ha proseguito Abramo – anche l’intervento sull’ex ospedale di via Acri che versa in stato di totale degrado, e dove potrà essere ospitato, oltre che la sede dell’Asp, anche un sistema di parcheggi di prossimità al centro storico, sarà progettato sulla base di uno studio di fattibilità di carattere storico, architettonico ed ambientale e previo nulla osta della competente Soprintendenza, salvando dall’oblio e dal degrado i segni storici più importanti, la porta e la chiesetta. Sull’immobile dell’ex Stella, inoltre, non è previsto al momento alcun intervento che possa generare preoccupazioni su un’eventuale demolizione. Del resto, non ho mai abbattuto alcuna struttura e la mia storia di sindaco dice che sono stati innumerevoli gli interventi conservativi e riqualificanti di tanti “pezzi” dell’identità cittadina che oggi possono continuare ad ospitare funzioni culturali e sociali importanti”.