Situata tra le vette del Pollino e del Dolcedorme, la Faggeta Vetusta del Parco del Pollino rappresenta un’affascinante testimonianza delle foreste di faggio che hanno resistito ai cambiamenti climatici dall’ultima era glaciale
Tra le montagne della Calabria si nasconde un gioiello della natura riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità: la faggeta vetusta del Parco del Pollino. Questo bosco unico è uno dei pochi esempi rimasti di foreste primordiali di faggio, che hanno attraversato i secoli dalla fine dell’ultima era glaciale.
Le faggete, che si estendono dalla Scandinavia fino alla Sicilia, sono testimoni di un’epoca geologica antica e hanno saputo adattarsi ai cambiamenti climatici nel corso di millenni. L’UNESCO le celebra come un patrimonio eccezionale, un esempio di foreste complesse che custodiscono una straordinaria biodiversità vegetale e animale. La faggeta del Pollino, insieme ad altre foreste di faggio in Europa, offre un ampio spettro di modelli ecologici e varietà di faggi che hanno resistito a tutte le glaciazioni degli ultimi milioni di anni.
Situata nel Comune di Castrovillari, la faggeta vetusta si trova in una posizione geografica privilegiata tra le vette del Pollino e del Dolcedorme. Questo bosco, che ospita anche secolari esemplari di Pino Loricato, rappresenta una delle meraviglie naturali della Calabria. Il Pino Loricato, simbolo della Regione Calabria, è celebre anche per ospitare il pino più antico d’Europa, denominato Italus, con i suoi impressionanti 1230 anni.
La faggeta calabrese offre un’esperienza sensoriale unica in ogni stagione. In autunno, il bosco si trasforma in un mare di sfumature arancioni, coprendo il terreno con un tappeto di foglie secche che incanta i visitatori. Durante l’estate, la foresta si veste di un verde intenso, creando uno spettacolo naturale che non ha eguali. La bellezza del paesaggio calabrese, arricchita dalla presenza di questo antico bosco, rappresenta un patrimonio inestimabile, non solo per la Calabria ma per l’intera umanità.