Celebrando la migrazione primaverile degli uccelli rapaci e la ricchezza biodiversitaria nella riserva della biosfera MaB Sila, tramite sensibilizzazione e promozione delle pratiche agricole biologiche
COSENZA, 3 MAG 2024 – Il gruppo locale di conservazione 121 Sila della Lega italiana protezione uccelli Lipu (Glc Lipu Sila), guidato da Gianluca Congi, si prepara ad ospitare per il terzo anno consecutivo la Giornata Mondiale della Migrazione degli Uccelli. L’evento, intitolato “The migration of birds in the MaB Sila biosphere reserve” (La migrazione degli uccelli nella riserva della biosfera MaB Sila), è programmato per l’11 maggio nella Zona di Protezione Speciale (Zps) “Marchesato e fiume Neto“, uno dei siti più significativi della Rete Natura 2000 in Calabria, all’interno della Riserva della Biosfera Unesco MaB Sila.
Questo appuntamento annuale mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della migrazione degli uccelli e sul fragile equilibrio ecologico che la sostiene. Particolare attenzione sarà rivolta alla necessità di ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti, promuovendo invece pratiche agricole biologiche, fondamentali per la conservazione degli habitat naturali.
Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di osservare la migrazione primaverile di numerosi rapaci e altre specie di uccelli. Saranno allestiti vari punti di osservazione all’interno della vasta area della MaB Sila e della Zps del Marchesato e del fiume Neto. Inoltre, il Glc Lipu Sila si dedicherà ad attività di sensibilizzazione e divulgazione, compresa la diffusione dei dati raccolti sul campo, con un focus particolare sulla tutela degli insetti, argomento centrale dell’edizione 2024 della giornata mondiale.
Secondo una nota dei promotori, l’evento rappresenta “un’importante occasione di apprendimento e partecipazione attiva per la comunità locale e per tutti gli appassionati di natura e conservazione ambientale”. Sottolinea inoltre l’importanza di interventi consapevoli per la protezione della biodiversità e per il sostegno agli uccelli migratori, che agiscono come veri indicatori della salute degli ecosistemi.