Il Frosone calabrese: un’elegante presenza invernale

Frosone
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Frosone calabrese: esplorando le migrazioni invernali e la forza rostrifera di un’icona avifaunistica regionale, tra colline, montagne e tradizioni locali

Il Frosone (Coccothraustes coccothraustes) emerge come uno dei protagonisti invernali tra i fringillidi della Calabria, distinguendosi per le sue imponenti dimensioni e il suo arrivo in regione durante la stagione più fredda. Questo maestoso uccello si spinge verso le zone collinari solo in concomitanza con abbondanti nevicate in montagna, quando l’inverno ha già saldamente preso il controllo del clima.

La sua presenza è un segno tangibile della stagione invernale, e l’avvistamento del Frosone sottolinea l’inclemenza del clima che ha già preso possesso della regione. Con il suo piumaggio robusto e la silhouette imponente, il Frosone diventa il sovrano indiscusso di questo periodo dell’anno.

Il Frosone si distingue anche per le sue abitudini alimentari, nutrendosi principalmente di granaglie, anche di notevoli dimensioni. Ciò che lo rende veramente straordinario è il suo possente becco, capace di rompere persino granaglie più grosse con una forza che può essere paragonata a un peso di ben 70 kg. Questa caratteristica gli conferisce il titolo di campione indiscusso tra i fringillidi per quanto riguarda la forza “rostrifera”, dimostrando la sua eccezionale abilità nel manipolare il cibo.

Noto anche con la suggestiva denominazione dialettale di “Spìnzu Marìnu”, il Frosone incarna la potenza e la maestosità della natura invernale calabrese. La sua presenza e il suo comportamento peculiare offrono agli osservatori di uccelli un’esperienza unica, confermando il suo status di icona avifaunistica della regione durante i mesi più freddi dell’anno.