Esplorando la presenza del gatto selvatico nelle riserve naturali calabresi: dalle antiche tradizioni culinarie alla documentazione degli avvistamenti
La Calabria, terra di bellezze naturali e biodiversità, ospita il Gatto Selvatico Europeo (Felis silvestris) in diverse aree, tra cui la Catena Costiera, il Massiccio del Pollino, la Sila, l’Aspromonte e le Serre Vibonesi. Contrariamente alla credenza diffusa, questi affascinanti felini non discendono dai gatti domestici rinselvatichiti, ma piuttosto dalla sottospecie Felis silvestris catus.
Il Gatto Selvatico Europeo raggiunge dimensioni notevoli, con una lunghezza totale, compresa la coda, che può arrivare fino a 120 cm e un peso che oscilla tra i 3,5 e gli 8 kg. Il suo corpo robusto è caratterizzato da una testa corta e rotondeggiante, zampe forti e lunghe, soprattutto quelle posteriori. Il pelo presenta una colorazione grigio-fulva, più chiara sul ventre, con fasce trasversali scure; sulla coda, spiccano alcuni anelli nerastri.
Questi felini prediligono gli habitat boschivi e mostrano una certa avversione per le zone densamente abitate dagli esseri umani. La loro presenza è stata documentata in modo accurato in varie occasioni nella regione.
Nel 2014, un esemplare maschio fu purtroppo investito e ucciso nei pressi di Serra Pedace, nella provincia di Cosenza. Nel 2017, con l’ausilio delle fototrappole, la presenza di questi felini fu confermata nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Nel 2019, ancora utilizzando la tecnica della fototrappola, si registrarono avvistamenti nel Parco delle Serre.
In passato, il Gatto Selvatico non solo era considerato parte integrante della fauna locale, ma divenne anche oggetto di caccia per le sue carni prelibate. Un antico metodo di preparazione prevedeva la cottura in un tegame di coccio, aromatizzato con foglie di alloro, origano selvatico, cipolle, vino e aceto, un piatto che riflette la ricca tradizione culinaria calabrese.
Oggi, il Gatto Selvatico Europeo è tutelato da diverse normative. È incluso nell’Appendice II della CITES, nell’Appendice IV della direttiva Habitat e nell’Appendice II della Convenzione di Berna. In Italia, la legge 157/92 sulla caccia e il Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) 357/97 classificano il Gatto Selvatico tra le specie di interesse comunitario che richiedono protezione rigorosa. La sua presenza in aree protette contribuisce alla conservazione di questa specie affascinante e preziosa della fauna calabrese.