Emergenza ambientale in Calabria: l’invasione dei granchi blu minaccia ecosistemi fluviali e marini, richieste di interventi urgenti e misure di contenimento necessarie
La Calabria si trova ad affrontare una nuova e inquietante emergenza ambientale: l’invasione dei granchi blu, una specie aliena che sta causando gravi danni all’ecosistema fluviale e marino della regione. Recenti avvistamenti a Cropani Marina e nelle aree circostanti hanno messo in allerta esperti e autorità locali.
Il fenomeno è particolarmente preoccupante nella foce del torrente Scilotraco di Rocca, ormai in gran parte invasa da questi granchi predatori. L’impatto della loro presenza è devastante: le uova di rana e altre forme di vita fluviale sembrano essere state quasi completamente eradicate. Inoltre, la loro predazione si estende anche al mare, dove i granchi blu stanno minacciando pesci locali, altri granchi e telline, che quest’anno sono quasi scomparsi dall’area.
Il granchio blu, noto scientificamente come Callinectes sapidus, è originario delle coste dell’America settentrionale e sta ora colonizzando diverse aree del Mediterraneo. Questo crostaceo è particolarmente temuto per la sua capacità di danneggiare le colture di molluschi e altre specie marine. La sua presenza può ridurre significativamente la biodiversità e compromettere attività economiche legate alla pesca e all’acquacoltura.
Recentemente, un esemplare di granchio blu è stato catturato nello specchio di mare antistante la foce del torrente Scilotraco di Rocca. La situazione è ulteriormente aggravata dalla condizione del torrente, che funge da discarica abusiva nonostante gli sforzi del sindaco di Cropani, Raffaele Mercurio, e delle sue iniziative ecologiche. I rifiuti accumulate nella zona, spesso gettati dai cittadini incivili, contribuiscono al deterioramento ambientale e facilitano la diffusione di specie invasive.
Le amministrazioni locali, tra cui il nuovo sindaco di Sellia Marina, Walter Placida, sono chiamate a una maggiore vigilanza e a interventi concreti per contrastare sia l’inquinamento che la proliferazione dei granchi blu. Inoltre, il fiume Crocchio, che ha già subito episodi di inquinamento passato, richiede attenzione immediata per evitare ulteriori danni all’ambiente.
Gli esperti sottolineano l’importanza di segnalare tempestivamente ogni avvistamento di granchio blu alla Capitaneria di Porto o all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Questi organi sono responsabili della gestione e del monitoraggio delle specie marine non indigene e possono prendere le misure necessarie per contenere l’invasione. La segnalazione tempestiva è cruciale poiché un singolo esemplare può presto dare origine a una popolazione molto più ampia, con potenziali danni economici stimati in decine di milioni di euro.
Le autorità competenti devono agire prontamente per evitare che questa minaccia diventi ingovernabile. La protezione degli ecosistemi marini italiani dipende dalla collaborazione tra istituzioni e cittadini, e dal pronto intervento di tutte le parti coinvolte per salvaguardare il nostro patrimonio ambientale.