Parco ‘Umberto Zanotti Bianco’ è l’oasi di verde tra ospedale e via 25 aprile dove martedì 28 agosto il richiamo allo straordinario ecosistema della Sila non poteva prescindere dal menzionare anche gli interessi della criminalità organizzata nel settore boschivo. L’occasione è stata data dalla quarta edizione del Premio ‘Zanotti Bianco’, istituito dalla sezione di Crotone di Italia Nostra, che ha avuto come destinatari i Carabinieri Forestale. Con la motivazione di “Benemerito della tutela del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico della Calabria” le artistiche targhe realizzate dal maestro orafo Michele Affidato sono state consegnate al comandante regionale, colonnello Giorgio Maria Borrelli, e al comandante della Stazione Parco di Cotronei, brigadiere Salvatore Salerno. Proprio quest’ultimo è balzato più volte all’attenzione della cronaca per gli atti intimidatori subìti in relazione al suo coraggioso impegno contro tagli abusivi di alberi, bracconaggio e altri reati. Dalle parole pronunciate, miste a commozione, sono emersi un grande amore per la natura e un servizio inteso come autentica missione.
Zanotti Bianco, meridionalista, senatore a vita, cofondatore e primo presidente di Italia Nostra, morì il 28 agosto 1963. Nel 55° anniversario della scomparsa il parco urbano a lui intitolato è stato la cornice ideale per ricordarlo.
Teresa Liguori, consigliere nazionale e presidente della sezione crotonese, ha illustrato ai presenti come il suo pensiero sia sempre attuale e resti un punto di riferimento per quanti abbiamo a cuore il patrimonio culturale e ambientale del Paese. Zanotti Bianco conobbe bene la Calabria e i calabresi. Nell’opera “Tra la perduta gente”, citata da Giulio Grilletta, vice presidente della sezione, egli si doleva che la violenza degli uomini avesse contribuito a distruggere quel “retaggio d’arte e di bellezza dei padri” che la “furia apocalittica degli elementi” aveva risparmiato nel corso dei secoli.
La figura di Zanotti Bianco come antropologo, filologo ed archeologo è stata approfondita nei successivi interventi di Paola Puma, docente di architettura all’Università di Firenze, e di Gregorio Aversa, direttore del Museo archeologico nazionale di Crotone.
La presenza del sindaco della città, Ugo Pugliese, che ha riconosciuto ad Italia Nostra un ruolo centrale nella sensibilizzazione a difesa del patrimonio artistico e storico cittadino, ha fornito ulteriore stimolo ad una manifestazione sfociata in un costruttivo dibattito.
Dalla docente Puma è stato rivolto al primo cittadino l’invito ad attivare anche a Crotone, sulla scia di Bologna, un regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani e dalla Liguori quello di arrivare al più presto alla firma della convenzione tra Comune e Italia Nostra per la gestione dell’Orto botanico, ex orto Candela, realizzato ai piedi del baluardo San Giacomo.
Dall’architetto Luigi De Falco, consigliere nazionale di Italia Nostra, un richiamo alle criticità dei trasporti locali, principale ostacolo alla fruizione di mete turistico-culturali nella fascia jonica.
Erano presenti il comandante provinciale dei Carabinieri, Alessandro Colella, e l’ex vicesindaco ed assessore alla cultura, Antonella Cosentino.