Preservare la biodiversità e contrastare le malattie: la regione Calabria stanzia 15 milioni di euro per sostenere gli allevatori e salvaguardare le razze autoctone a rischio di estinzione
La Regione Calabria ha annunciato un impegno significativo a sostegno degli allevatori locali, mettendo a disposizione una somma totale di 15 milioni di euro nel periodo quinquennale 2023-2027. Questo piano, promosso dalla presidenza della Giunta regionale e dall’assessorato all’Agricoltura, mira a proteggere le razze animali a rischio di estinzione e a contrastare l’espansione della tubercolosi bovina e della brucellosi.
Il cuore di questa iniziativa consiste nell’aiutare gli allevatori calabresi a preservare le razze caratteristiche dell’appennino meridionale, parte integrante della storia e dell’identità della Calabria. Tra queste razze si annoverano la vacca podolica, la capra rustica, il suino nero, la capra nicastrese e quella aspromontana, tutte a rischio di estinzione.
Fin dal 2022, con una delibera di Giunta, è stato avviato un processo per istituire un registro regionale della biodiversità, che attualmente comprende nove specie vegetali e quattro specie animali, tra cui la vacca podolica, la capra dell’Aspromonte, il suino nero e la capra nicastrese.
Per sostenere gli sforzi degli allevatori, la Regione ha previsto due bandi. Il primo, da 10 milioni di euro nell’ambito del Csr Calabria 2023-2027 (2 milioni per anno), sarà pubblicato in preinformazione entro il 20 giugno e fornirà un contributo agli allevatori che si dedicano alla conservazione delle razze caratteristiche del territorio.
Entro lo stesso termine, sarà lanciato un secondo bando, con una dotazione quinquennale di 5 milioni di euro, finalizzato a indennizzare gli agricoltori danneggiati dalla tubercolosi bovina e dalla brucellosi. Questo piano straordinario, sviluppato in collaborazione con l’Asp di Crotone, il Dipartimento Agricoltura e quello della Salute, prevede misure specifiche per contrastare la diffusione di queste malattie e per compensare gli allevatori colpiti.
In particolare, il bando regionale consentirà di coprire la differenza tra il valore di mercato degli animali abbattuti e l’indennizzo attualmente previsto, permettendo agli allevatori di ricostituire il proprio patrimonio zootecnico con il sostegno di aiuti comunitari.
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