Tra le acque della Calabria: la lontra, icona di resistenza e simbolo di conservazione in un ecosistema fluviale rigoglioso e minacciato
La lontra, animale riservato e solitario che trova il suo habitat lungo i corsi d’acqua in regioni scarsamente influenzate dall’attività antropica, rappresenta una delle specie più rare e minacciate presenti in Italia.
Sembra che in Calabria questa creatura abbia scoperto un ambiente favorevole per la sua sopravvivenza e il suo incremento.
Le segnalazioni della presenza della lontra in varie zone della regione sono sempre più frequenti, specialmente lungo i bacini fluviali più significativi, come il fiume Lao con il suo affluente, l’Argentino, il Sarmento e il bacino del Sinni. La lontra è stata avvistata anche nella parte meridionale occidentale del Parco dell’Esaro.
Appartenente alla famiglia dei mustelidi, che include anche puzzole, faine, tassi, martore e donnole, la lontra (Lutra lutra) è un mammifero caratterizzato da un corpo allungato e snello, ricoperto da una folta pelliccia impermeabile di colore bruno-nerastro. Con orecchie piccole e rotonde, occhi grandi e scuri, zampe corte munite di artigli non retrattili e una coda lunga e affusolata, la lontra può raggiungere i 120 cm di lunghezza e pesare fino a 10 kg.
Le abitudini prevalentemente notturne e crepuscolari della lontra la portano a nutrirsi principalmente di pesci, ma anche di gamberetti, molluschi, rane, uccelli acquatici e piccoli mammiferi. Territoriale e solitaria, segna il suo dominio con feci e secrezioni delle ghiandole anali, vivendo in tane scavate lungo le rive dei fiumi o in cavità naturali.
La lontra si riproduce una volta all’anno, tra febbraio e aprile, con una gestazione di circa due mesi e mezzo. La femmina dà alla luce da uno a cinque cuccioli, che allatta per tre o quattro mesi. I cuccioli rimangono con la madre per circa un anno, imparando le abilità necessarie per cacciare e difendersi dai predatori.
Protetta dalla Convenzione di Berna e dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea, la lontra in Italia è classificata come Vulnerabile nella Lista Rossa Nazionale. Le principali minacce alla sua conservazione includono la distruzione e l’inquinamento degli habitat acquatici, la riduzione delle prede, il bracconaggio, gli incidenti stradali e il disturbo causato dall’attività umana.
Per preservare la lontra, è essenziale proteggere i corsi d’acqua e le aree umide, promuovere il ripristino ecologico dei fiumi degradati, contrastare il randagismo canino, e sensibilizzare la popolazione locale al rispetto di questo affascinante animale.
La lontra rappresenta un simbolo di biodiversità e qualità ambientale. La sua presenza in Calabria testimonia la ricchezza naturale della regione e costituisce una sfida per la sua valorizzazione. La lontra merita di essere conosciuta e ammirata da tutti gli amanti della natura.