Le autorità locali si mobilitano per affrontare l’epidemia di lingua blu che sta decimando il bestiame, con oltre mille pecore già morte solo a Isola Capo Rizzuto
Negli ultimi giorni, la città di Crotone è stata teatro di un incontro cruciale presso la Sala Giunta comunale, dove i sindaci delle aree colpite dall’epidemia di “lingua blu” si sono riuniti per discutere le misure da adottare di fronte a una situazione sempre più critica. La “lingua blu”, una malattia che sta decimando gli allevamenti della regione, continua a mettere in ginocchio l’economia locale, costringendo le autorità a prendere decisioni drastiche per arginare i danni.
Dopo un lungo dibattito, i sindaci hanno concluso che l’unica soluzione immediata per gestire le carcasse degli animali deceduti è la realizzazione di fosse all’interno delle aziende agricole private. Questo processo dovrà avvenire sotto la supervisione di veterinari e geologi, in attesa che la campagna vaccinale, coordinata dall’Azienda Sanitaria, prenda il via.
Il Comune di Isola Capo Rizzuto ha offerto un concreto supporto agli allevatori, mettendo a disposizione un team di dipendenti per assisterli in tutte le fasi burocratiche necessarie alla realizzazione delle fosse. Il sindaco Maria Grazia Vittimberga ha espresso chiaramente l’urgenza della situazione: “Dobbiamo farci carico dei disagi che stanno vivendo gli allevatori e, se necessario, aiutarli anche economicamente. Già stanno subendo gravi perdite a causa della morte del bestiame, con il rischio concreto di vedere fallire le loro aziende”.
Vittimberga ha sottolineato che ottenere lo Stato di Emergenza sarebbe un passo decisivo per sbloccare risorse straordinarie e affrontare la crisi in modo più efficace. Ha aggiunto che non si può più attendere: “Solo a Isola contiamo già più di mille pecore morte e altrettante colpite dal virus, non possiamo più aspettare”.
La richiesta per il riconoscimento dello Stato di Emergenza dovrebbe essere formalizzata oggi durante la conferenza dei Sindaci, prevista per il pomeriggio. Questo passo è visto come un’ancora di salvezza dagli allevatori, in quanto permetterebbe di accedere a fondi e misure straordinarie per contrastare l’epidemia.
Nel frattempo, i comuni colpiti stanno lavorando in sinergia per gestire il processo burocratico, con l’emissione di un’ordinanza sindacale condivisa che autorizzerà gli scavi delle fosse, previa ottenimento delle necessarie autorizzazioni. L’obiettivo primario rimane quello di mitigare l’impatto economico dell’emergenza sugli allevatori e prevenire ulteriori perdite in un settore già duramente colpito.
La situazione rimane tesa e la speranza è che le misure adottate possano fornire un sollievo tempestivo agli allevatori calabresi, in attesa di una soluzione definitiva alla crisi.