Nubifragio Marche –. È salito a 10 il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito le Marche. Ad aggiornare il bilancio è stata la Prefettura di Ancora secondo quanto riportato da ANSA.
Sono almeno 180 i Vigili del Fuoco a lavoro nella zona del nubifragio che ha colpito la regione. Sono state salvate nella notte decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi, come afferma lo stesso Corpo dei Vigili del Fuoco. Più di 150 gli interventi che sono stati effettuati. A Senigallia anziani salvati con gommoni da rafting.
“È una situazione apocalittica, una cosa che in tanti anni non ho mai visto”. Così ha dichiarato Carlo Manfredi, sindaco di Castellone di Suasa, centro in provincia di Ancona. “Piante e alberi trasportati come fuscelli. – ha continuato. Purtroppo siamo ancora alla ricerca del bambino di 8 anni. Ieri notte fortunatamente abbiamo trovato la mamma ancora in vita. Era in auto poi ha visto questa corrente d’acqua arrivare ed è scesa con il bambino in braccio. Dopodiché sono stati trascinati via”.
Oltre però che del figlio della mamma tratta in salvo questa notte, non si hanno tracce neanche di un’altra bambina di 8 anni. A comunicarlo il sindaco di Barbara, Riccardo Pasqualini.
Di conseguenza, i bambini dispersi a causa della bomba d’acqua che ha colpito questa notte le Marche, sono 2.
Nella mattinata di oggi i Vigili del Fuoco hanno recuperato a Bettolelle, una frazione del comune di Senigallia il corpo di un uomo che è stato travolto dall’acqua mentre era a bordo della sua auto. Salvo invece un altro, che i Vigili del Fuoco hanno soccorso su un albero.
“L’ondata di maltempo che ha colpito le Marche “non era prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme e l’esondazione del Misa in particolare è stata repentina e improvvisa”. Così spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile, Stefano Aguzzi.
In alcune località “non c’è stato tempo di intervenire, ci sono state persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo”. Ha aggiunto Aguzzi.
Il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è partito per le Marche dopo la bomba d’acqua. “La nostra vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal maltempo nelle Marche. Croce Rossa Italiana sia a livello locale che nazionale è operativa nei soccorsi e nell’assistenza”. Così ha poi dichiarato il Presidente della Cri, Francesco Rocca.