Calabria verde: Reggio Calabria e Cosenza emergono come leader della sostenibilità, ma affrontano sfide significative nella qualità della vita pubblica e nei servizi
La Calabria verde, questa volta non è un ossimoro, ma una realtà che sta emergendo con forza. In un contesto solitamente dominato dalle regioni del centro-nord, Reggio Calabria e Cosenza si distinguono sorprendentemente come città virtuose. Il Censis, analizzando lo stato della transizione ecologica in 107 città italiane attraverso il “Green&Blue index”, ha posto sotto i riflettori queste realtà del Sud. Oltre a Reggio e Cosenza, anche Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia si collocano bene nelle tabelle, dimostrando un’impegno tangibile verso la sostenibilità ambientale.
Il successo di Reggio e Cosenza, accompagnato da buoni piazzamenti altrove, è notevole. Reggio Calabria si posiziona al decimo posto tra le città metropolitane, trainata dalle eccellenti performance delle imprese, mentre la soddisfazione della popolazione risulta ancora migliorabile. D’altra parte, Cosenza si distingue al sedicesimo posto tra le province con più di 500mila abitanti, evidenziando un’eccellenza nel tessuto imprenditoriale del Sud Italia, che comprende anche Taranto, Salerno, Foggia e Caserta.
Ma cosa dicono i numeri sulle altre città? Catanzaro, nonostante si collochi all’ultimo posto tra le province di dimensioni simili a Reggio, si distingue per il suo imprenditoria virtuosa, attestandosi al terzo posto in questo indice. Vibo Valentia e Crotone, con popolazioni inferiori a 300mila abitanti, si avvicinano nel piazzamento, dimostrando un impegno costante verso la sostenibilità, con particolare menzione per il distretto del vino che gioca un ruolo significativo nella transizione ecologica.
Non tutto è rose e fiori. Uno studio condotto dall’Istat rivela un quadro meno ottimistico sulla qualità della vita, specialmente a Reggio Calabria. Se in alcune città italiane la maggioranza della popolazione è soddisfatta della propria città, ci sono realtà dove la percezione è negativa, con una significativa insoddisfazione per i servizi sanitari. Reggio Calabria si colloca in questa seconda categoria, con una netta discrepanza tra la soddisfazione per la città e quella per il quartiere, evidenziando una sfida importante per migliorare la qualità della vita pubblica.
Mentre le città calabresi fanno progressi significativi verso la sostenibilità, c’è ancora molto da fare per migliorare i servizi e la qualità della vita pubblica. L’impegno del settore privato è encomiabile, ma è fondamentale che anche il settore pubblico risponda alle esigenze dei cittadini per garantire un futuro migliore per tutti.
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