In Calabria, comuni e aree protette si uniscono per la salvaguardia delle tartarughe marine, promuovendo protocolli di tutela lungo tutte le coste italiane
In risposta alla crescente minaccia per la biodiversità marina, oltre 100 enti tra Comuni costieri e Aree Protette hanno aderito ai nuovi protocolli “Amici delle tartarughe“, promossi da Legambiente per la salvaguardia della Caretta caretta.
Il fenomeno della nidificazione delle tartarughe marine, amplificato dal riscaldamento climatico, ha portato all’identificazione di centinaia di nidi lungo le coste italiane. L’inquinamento e l’incremento del turismo mettono a rischio questi delicati habitat e la schiusa delle uova.
Per contrastare queste minacce, Legambiente ha lanciato i protocolli “Amici delle tartarughe”, con l’obiettivo di coinvolgere le amministrazioni comunali e gli Enti Parco nella gestione responsabile delle spiagge, cruciale per la conservazione della specie. Attualmente, 80 Protocolli sono stati firmati da Comuni in 14 regioni costiere, di cui 7 nella regione Calabria, e da 24 parchi nazionali, di cui 6 in Calabria, tra cui la Riviera dei Cedri e la Costa degli Dei.
Gli accordi prevedono interventi specifici come la pulizia manuale dei litorali e la sensibilizzazione dei gestori degli stabilimenti balneari sull’importanza di pratiche sostenibili. Inoltre, sono vietati sulle spiagge l’uso di veicoli a motore, l’accensione di fuochi e l’abbandono di rifiuti, per preservare anche la vegetazione dunale cruciale per la nidificazione.
Le Aree Protette si impegnano anche nel monitoraggio attivo per individuare e proteggere i nidi, assicurando il successo dell’uscita dei piccoli verso il mare. Legambiente, in collaborazione con il progetto europeo “Life Turtlenest“, supporta queste iniziative con attività scientifiche, culturali e formative, promuovendo una gestione del territorio che coniughi sviluppo economico e conservazione ambientale.
“I Comuni e le Aree protette rivestono un ruolo cruciale nel mantenere e migliorare lo stato di conservazione della Caretta caretta“, ha commentato Stefano Di Marco, project manager di “Life Turtlenest”. “Questi sforzi non solo proteggono una specie simbolo della biodiversità marina, ma contribuiscono anche a promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio.”
LEGGI ANCHE: La tartaruga verde nidifica per la prima volta in Calabria