La Regione Calabria, che nei giorni scorsi ha approvato una delibera di giunta sull’emergenza climatica, sta partecipando con numerose iniziative alle manifestazioni che si stanno svolgendo in tutto il Paese
Questa mattina, lunedì 25 novembre, nella Sala Oro della Cittadella regionale, si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale sono state illustrate le iniziative promosse e organizzate dalla Regione Calabria in occasione della Settimana Unesco di Educazione alla Sostenibilità 2019 dedicata al tema “Cambiamenti climatici e salute” che si sta svolgendo in questi giorni (18-24 novembre) in tutto il Paese.
Hanno partecipato all’iniziativa il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, l’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Orsola Reillo, il Dirigente del settore 6 del dipartimento Ambiente Gabriele Alitto, il Presidente del Parco della Sila Francesco Curcio, il Presidente dell’ordine dei dottori agronomi e forestali Francesco Cufari, nonchè i rappresentanti calabresi del movimento “Fridays for Future”.
La Regione Calabria, attraverso l’assessorato regionale all’Ambiente, nell’ambito del progetto Follow Environment, finalizzato alla costituzione di una rete calabrese di educatori ambientali (REALS), ha aderito all’iniziativa sia con un proprio evento, sia con un programma di iniziative che si stanno svolgendo su tutto il territorio regionale.
Proprio in occasione dell’importante campagna nazionale, il 18 novembre scorso è stata firmata la delibera di giunta sull’emergenza climatica.
Con la collaborazione dei soggetti vincitori dell’Avviso di Educazione Ambientale (POR Calabria 2014-2020, Asse 6, Azione 6.5.A.1), il dipartimento Ambiente ha inviato all’UNESCO un programma collettivo di iniziative, pensato come un “cartellone unico” calabrese, attraverso il quale sono stati programmati in tutta la regione numerosi appuntamenti di approfondimento e sensibilizzazione sul tema cambiamenti climatici e salute.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’assessore all’ambiente Antonella Rizzo, si configura come la prima uscita pubblica della costituenda rete REALS (Rete di Educazione Ambientale per la Sostenibilità).
Tra gli eventi in cartellone anche l’evento organizzato direttamente dalla Regione Calabria che si è svolto martedì scorso, 19 novembre, in Cittadella Regionale dal titolo “World cafè: la rete dell’educazione alla sostenibilità in Calabria per l’adattamento ai cambiamenti climatici”.
All’appuntamento, pensato con un format finalizzato a stimolare la partecipazione e il coinvolgimento delle parti sociali, hanno partecipato operatori ed educatori ambientali, istituzioni locali, associazioni e insegnanti.
Tra i soggetti coinvolti anche i rappresentanti calabresi di “Fridays For Future” (i giovani attivisti di Greta Thunberg) che, insieme all’Ordine degli Agronomi, hanno collaborato con l’Assessorato regionale all’Ambiente alla deliberazione di Giunta regionale sull’emergenza climatica.
La Regione Calabria, infatti, ha aderito all’allarme lanciato da giovani e giovanissimi di tutto il mondo sulla grave situazione in cui si trova il pianeta, riconoscendo così l’esigenza di porre in essere tutte le azioni necessarie e non più rinviabili volte a non compromettere il futuro delle nuove generazioni.
L’incontro e le dichiarazioni
L’incontro ha coinvolto i beneficiari dell’avviso di Educazione Ambientale (POR Calabria 2014-2020, Asse 6, Azione 6.5.A.1) in un programma collettivo regionale attraverso seminari, laboratori didattici, incontri di partecipazione, convegni e momenti di sensibilizzazione sul tema cambiamenti climatici e salute.
“Si tratta di un tema – ha spiegato l’Assessore Rizzo – apolitico e apartitico ma che deve essere colto invece in maniera trasversale da ogni cittadino. Quello che sta succedendo in merito all’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti. Per questo come Regione abbiamo risposto all’appello lanciato dall’associazione Friday for Future, dichiarando con una delibera di Giunta lo stato di emergenza climatica ed ambientale e impegnando l’ente nel coordinare e rafforzare le politiche, le azioni e le inziative volte al contrasto dei fattori antropici che concorrono al cambiamento climatico.
Abbiamo anche inviato il provvedimento a tutti i comuni calabresi affinché tutte le amministrazioni possano recepirlo, così come è già successo nel comune di Acri.
Ma più in generale la Regione Calabria ha cambiato approccio nell’attuare la propria azione di governo, condividendo in maniera interdipartimentale i programmi e le azioni da portare avanti. Ne è esempio il lavoro che in questi anni abbiamo realizzato in sinergia tra il settore Ambiente e quello dell’Urbanistica”.
Dello stesso avviso l’Assessore Rossi che ha parlato di “una piccola ma significativa rivoluzione, quella messa in moto dalla Regione, che ha ribaltato l’impostazione programmatica, condividendo le azioni con i dipartimenti e puntando direttamente sull’atteggiamento delle popolazioni quali agenti principali del cambiamento”.
Il dirigente Alitto ha invece illustrato il progetto Follow Environment che ha avuto lo scopo di coordinare e animare le attività di educazione ambientale regionali, per mettere a sistema le esperienze e sviluppare e diffondere le migliori pratiche educative e divulgative presenti sul territorio in modo da garantirne la replicabilità nel tempo.
20 su 21 Ambiti Paesaggistici Territoriali finanziati, 54 Proposte pervenute – di cui 17 soggetti pubblici, 12 privati, 25 altre tipologie (fondazioni, associazioni, onlus), 20 Proposte ammesse a finanziamento provenienti da 16 beneficiari in partenariati pubblico-privati, 33 partenariati attivati, 280 scuole calabresi coinvolte sull’intero territorio regionale, oltre 33.000 studenti di ogni ordine e grado di oltre 1400 classi, i numeri del progetto che ha avuto una dotazione finanziaria di circa 1,5 milioni di euro.
Il dirigente Generale del dipartimento Ambiente Orsola Reillo ha rimarcato come “Ambiente e Territorio siano inscindibili” e ha ricordato che “la Regione sta approntando la redazione della strategia regionale dello sviluppo sostenibile”.
Durante l’inziativa sono anche intervenuti il presidente regionale degli Agronomi Francesco Cufari che ha sottolineato come la Calabria si una delle regioni più all’avanguardia per quanto riguarda le tecniche agronomiche rispetto anche alle emergenze climatiche del nostro tempo, prima come numero di aziende biologiche in Italia e terza in Europa.
Il presidente del Parco Sila Francesco Curcio; Carmen Gangale, in rappresentanza del Museo di Storia Naturale e Orto Botanico, tra i soggetti beneficiari di finanziamento, così come Silvia Cammarata dell’associazione Casa Natura Rende che ha chiesto al mondo della politica calabrese una tutela legislativa per chi si adopera a favore dell’ambiente.
Infine hanno preso la parola alcuni membri dell’associazione Friday for Future che attraverso un documento hanno voluto ribadire le loro richieste.
In merito alla messa in sicurezza del territorio calabrese, la bonifica di tutti i siti inquinanti, lo smaltimento trasparente e l’applicazione effettiva delle direttive europee in materia ambientale.
“Siamo qui oggi per discutere della delibera riguardante la dichiarazione di emergenza climatica, presentata da tutte e tutti noi attivisti alla giunta regionale, giorno 26 Maggio 2019. Siamo più che felici che la Regione Calabria abbia preso atto dell’emergenza, in quanto il cambiamento climatico riguarda l’umanità tutta.
È per questo, che in seguito alla DEC, chiediamo vengano realizzate delle azioni concrete di contrasto al cambiamento climatico. Il nostro movimento è, ed è sempre stato politico, così come le nostre azioni. Auspichiamo che la dichiarazione di emergenza climatica, ed i provvedimenti che ne dovranno necessariamente seguire, saranno una sincera presa di consapevolezza.
Chiediamo inoltre – hanno ribadito – la cessazione di investimenti su discariche ed inceneritori. C’è bisogno di un piano di smaltimento rifiuti trasparente e deciso in maniera orizzontale, attraverso il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine, che non preveda più l’utilizzo di impianti simili, i quali hanno un impatto devastante sui nostri territori e sulla nostra salute.
Sarà necessario adattarsi alle direttive europee che parlano di obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti, un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati“.