Calabria in emergenza idrica: il consiglio dei ministri dichiara stato d’emergenza per siccità e stanziamento di 7 milioni di euro per affrontare il grave deficit idrico e sostenere i comuni colpiti
Il Consiglio dei Ministri ha ufficialmente dichiarato lo stato di emergenza per affrontare la grave crisi idrica che affligge la Calabria. La decisione, proposta dal ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, riguarda principalmente la città metropolitana di Reggio Calabria, la provincia di Crotone e una serie di comuni nel Cosentino.
L’area colpita include diversi comuni, tra cui Calopezzati, Corigliano-Rossano, e Acri, che stanno affrontando un serio deficit idrico. Per far fronte a questa emergenza, il governo ha stanziato quasi 7 milioni di euro, esattamente 6.900.000 euro, attingendo al Fondo per le emergenze nazionali. Questi fondi saranno utilizzati per soddisfare le necessità immediate della popolazione e per garantire l’approvvigionamento idrico nelle zone più colpite.
In aggiunta, il Consiglio dei Ministri ha deciso di stanziare un ulteriore importo di 4.210.000 euro, destinato a completare i lavori urgenti necessari dopo l’evento franoso che ha interessato la località di Castrocucco, nel comune di Maratea, nel novembre 2022.
Questa misura mira a garantire una risposta tempestiva e adeguata a una situazione che richiede interventi rapidi e efficaci per tutelare le comunità locali e affrontare le conseguenze della siccità in corso.
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