Calabria in emergenza idrica: siccità, risorse minacciate e necessità di soluzioni urgenti per salvaguardare agricoltura e ambiente
L’attuale crisi idrica in Italia ha raggiunto livelli critici, con la Calabria tra le regioni più colpite dalla crescente scarsità d’acqua. Secondo recenti dati della Community Valore acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti, la perdita delle risorse idriche rinnovabili nel 2022 ha superato il 51,5% rispetto alla media storica dal 1950, segnando un trend allarmante.
L’aumento delle temperature e l’impatto delle attività umane nel 2023 hanno ulteriormente aggravato la situazione, portando attualmente dodici regioni italiane, principalmente del Sud, ad affrontare un alto stress idrico. Tra queste, la Calabria emerge come una delle aree più vulnerabili, insieme a Basilicata, Sicilia e Puglia.
Gli esperti avvertono che entro il 2030 lo stress idrico potrebbe intensificarsi ulteriormente in molte regioni italiane. In particolare, la Calabria si trova di fronte a sfide crescenti nel garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche, fondamentali per la vita quotidiana, l’agricoltura e la produzione energetica.
Il settore agricolo è tra i più colpiti dalla riduzione delle risorse idriche, con significative diminuzioni nella produzione di miele, pere e ciliegie. L’effetto sull’idroelettrico è altrettanto grave, compromettendo la capacità del paese di soddisfare la domanda energetica attraverso fonti pulite e sostenibili.
Il 2022 è stato segnato da precipitazioni totali drasticamente inferiori alla media, con un deficit nel manto nevoso che ha raggiunto il 60% rispetto al decennio precedente. Questo ha portato a una ricarica delle falde acquifere estremamente limitata, con solo una piccola percentuale delle piogge utili a tale scopo a causa delle elevate temperature.
“La Calabria e altre regioni meridionali sono in prima linea nella lotta contro la siccità,” afferma Valerio De Molli, managing partner e Ceo di The European House – Ambrosetti. “È urgente un intervento coordinato per migliorare l’efficienza delle infrastrutture idriche e ottimizzare la gestione delle risorse disponibili.“
La situazione non riguarda solo la Calabria, ma l’intera penisola italiana, che si posiziona come il quarto paese dell’UE per stress idrico. Misure concrete e un impegno deciso da parte di tutti gli attori coinvolti sono necessari per affrontare questa sfida crescente e proteggere il futuro delle risorse idriche in Italia.
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