Calabria sotto l’emergenza della siccità estrema: agricoltura devastata dalle temperature roventi e mancanza di piogge, richiesta immediata dello stato di calamità
La Calabria è attualmente alle prese con una delle peggiori siccità della sua storia, avverte Coldiretti, l’organizzazione agricola di rappresentanza. Le temperature torride e la mancanza totale di piogge hanno creato una situazione critica per l’agricoltura regionale, già duramente colpita da precedenti ondate di caldo.
Secondo Coldiretti, le coltivazioni sono state devastate dalle alte temperature, con segni evidenti di danni su pomodori, melanzane, peperoni e angurie su un’area stimata superiore ai 2000 ettari, principalmente nella regione del Crotonese.
Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, ha sollevato l’allarme scrivendo alle autorità regionali competenti, incluso l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo e il direttore del Dipartimento Giuseppe Iritano. La richiesta è di attuare misure urgenti per valutare i danni subiti dalle colture e per delineare le zone colpite, facilitando così il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
L’associazione agricola ha sottolineato che questa crisi non riguarda solo il settore agricolo, ma rischia anche di compromettere seriamente le quote di mercato delle produzioni regionali, con conseguenze economiche devastanti per gli agricoltori locali.
Il fenomeno meteo estremo sta perturbando non solo le previsioni di raccolto ma anche le prospettive economiche delle comunità rurali calabresi, spingendo Coldiretti e altri enti del settore a chiedere un’immediata azione da parte delle autorità per mitigare gli effetti di questa emergenza climatica senza precedenti.
La situazione rimane fluida, con le autorità regionali attese per rispondere alle richieste di aiuto da parte degli agricoltori e per adottare misure concrete di sostegno a fronte di questa crisi che minaccia di ampliare i già esistenti divari socio-economici nella regione.
LEGGI ANCHE: Calabria: investimenti da record contro la siccità