Sorical interamente pubblica: Occhiuto “Giorno storico”, PD Calabria “Chi si farà carico di debiti e quote pignorate?”

interruzione acqua, acqua, Sorical, condotta idrica
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Il presidente della Regione Roberto Occhiuto: “È un giorno storico, altro passo verso multiutility acque”

“È un giorno storico per la Calabria. La Regione, dopo mesi di scrupolose trattative, ha chiuso un importantissimo accordo con il Gruppo Veolia: da oggi la Sorical è ufficialmente una società pubblica. Adesso ci sono tutte le condizioni per porre la Sorical fuori dalla procedura di liquidazione, per riorganizzare la sua mission, per costruire una nuova strategia per il futuro.

Avevo raccontato questo mio obiettivo durante la campagna elettorale, ed oggi compiamo un altro passo decisivo verso la costituzione di una multiutility regionale che si occupi dell’intero ciclo integrato delle acque. Un risultato enorme, che la Regione inseguiva da anni e che adesso possiamo finalmente toccare con mano. Ringrazio i miei collaboratori per il prezioso lavoro e, in modo particolare, il capo di gabinetto, Luciano Vigna, che ha seguito da vicino l’evolversi di questa operazione”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo commentando quanto avvenuto ieri negli uffici della delegazione regionale a Roma. “Il presidente lo aveva detto in campagna elettorale e ha mantenuto la promessa – ha proseguito il primo cittadino di Catanzaro -. Far ridiventare la società delle risorse idriche calabresi completamente pubblica vuol dire cominciare a cancellare l’impasse in cui la stessa società si è ritrovata negli ultimi anni, gravata da un decennio in liquidazione volontaria che non ha  fatto altro che aumentare i problemi di un settore che, adesso, vede nuove prospettive di sviluppo”.

Sorical interamente pubblica: le dichiarazioni di Sergio Abramo

Abramo ha aggiunto: “Bisogna pertanto ringraziare il governatore Occhiuto per la sua azione incisiva e determinata, così come credo sia doveroso sottolineare il ruolo importante avuto dal suo capo di Gabinetto Luciano Vigna.

Ora che la Sorical è di nuovo pubblica potrà essere un concreto supporto, attraverso il nuovo sistema di gestione integrata di acqua e rifiuti, nei confronti dei Comuni, quindi dei cittadini calabresi, che rappresentano il soggetto più interessato da questo nuovo corso. Altro aspetto fondamentale della vicenda è la possibilità di essere pienamente operativi sul fronte dei finanziamenti del Pnrr, l’opportunità più grossa e concreta per modernizzare la distribuzione della risorsa idrica calabrese eliminando gli sprechi.  

Nella gestione dell’acqua – ha concluso Abramo – si volta finalmente ed è merito della Regione a guida Occhiuto”.

Pd: «A chi giova l’acquisto della Sorical? Chi si farà carico di debiti e quote pignorate?»

«Restiamo piuttosto perplessi davanti all’entusiasmo con cui il presidente Roberto Occhiuto, insieme alla sua maggioranza di centrodestra,  ha annunciato l’acquisto, da parte della Regione Calabria, del 100% delle azioni Sorical: così come manifestato in più occasioni in Aula, l’operazione non ci convince. La Regione rischia di caricarsi di una montagna di debiti, liberandone i privati e addossandoli ai cittadini calabresi».

È quanto dichiarano i Consiglieri regionali del PD  Mimmo Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Nicola Irto e Raffaele Mammoliti  che così proseguono: «Da tempo, poniamo al governo regionale una serie di domande, senza ricevere alcuna risposta: essendo la Sorical in liquidazione, dove sono i documenti che certificano le sue condizioni finanziarie? Chi ha stabilito che sussistono i presupposti per il superamento della fase liquidatoria? A quanto ammontano i debiti? Dove sono le necessarie informazioni sulla sostenibilità di tipo economico e patrimoniale di tutta l’operazione? Che fine faranno le strutture, le sedi, gli impianti e il personale? Come stanno esattamente le cose in merito alle quote pignorate per decine di milioni di euro? È vero che i creditori tedeschi continueranno a sedere nell’assemblea della società, con pieno diritto di voto? Aggiungiamo che lo stesso Settore Giuridico del Consiglio ha espresso fortissimi dubbi: la Corte dei Conti, infatti, potrebbe intervenire perché mancano due essenziali presupposti di legge: una motivazione adeguata per giustificare l’operazione e il fatto che ne conseguiranno risultati migliori dal punto di vista dell’efficienza, efficacia ed economicità della gestione».

«In buona sostanza – concludono i consiglieri PD – si tratta, nel complesso, del minimo che dovrebbe essere chiaro prima di imbarcarsi in un’iniziativa che vede ben poche luci e tante, troppe, ombre».