Nonostante ci troviamo in autunno inoltrato e la spiaggia di Soverato risulta essere deserta di bagnanti, a far movimento sulla riva ci pensano i pescatori.
Armati di canna da pesca e secchio, parlano animatamente e attendono fiduciosi il passaggio del prossimo banco di pesci.
Siamo quasi a metà Novembre e sulla costa della cittadina jonica, continua la consueta pesca ai tonnetti. La temperatura è gradevole e il mare in buone condizioni.
Tanti appassionati si ritrovano dalle prime luci dell’alba sul lido a chiacchierare e pescare.
L’appuntamento si rinnova ogni anno già da fine agosto, infatti in quel periodo, solo i più temerari provano a farsi largo trai i bagnanti, sin dalle prime ore della giornata.
Quest’anno grazie al clima favorevole, sono ancora lì, quasi fuori stagione, uno accanto all’altro,sulla riva, pronti a lanciare in mare il terminale e raccoglierlo velocemente, secondo la consueta tecnica dello: “spinning”.
Lanciare e raccogliere, questo è il lavoro che fanno instancabilmente con le loro canne da pesca per ore ed ore.
Quando sono fortunati alla classica “unghia”, l’esca finta che serve per prende i pesci, abboccano i tonnetti.
Le qualità pescate nel nostro mare sono differenti: dal meno pregiato tombarello, al più pregiato alletterato, fino ad arrivare al palamito, un pesce di ottima qualità.
Il pescato, si presta a diverse preparazioni, molti pescatori ci indicano che il modo migliore per gustarlo è con la pasta insieme ai pomodorini e melanzane, altri invece, preferiscono riproporlo con il limone e il prezzemolo.
Pescare è davvero una attività molto interessante, specialmente quando si associa allo sport la buona cucina.
Scopriamo fra la “ciurma”, anche qualche giovane che non avendo un lavoro stabile, pesca per necessità, rivendendo il carniere al migliore offerente.
È davvero affascinante osservare tante persone così diverse, ritrovarsi insieme quasi ogni mattina, per un unico motivo o meglio, per un’unica grande passione.
Davide Oliverio