Regione Calabria rafforza la protezione delle specie marine nelle spiagge
Le spiagge calabresi sono un luogo privilegiato per la riproduzione di diverse specie protette, come le tartarughe marine Caretta caretta, il Fratino Charadrius alexandrinus e lo splendido giglio di mare Pancratium maritimum. Tuttavia, la preservazione di questi fragili ecosistemi costieri richiede interventi di pulizia tempestivi e rispettosi dell’ambiente, come sottolineato ripetutamente da Legambiente Calabria alle Amministrazioni comunali.
Al fine di promuovere la conservazione delle specie marine e dei loro habitat, il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, con la nota prot. 244072/2023, ha recentemente richiamato l’attenzione dei comuni costieri calabresi sulle misure di salvaguardia già esistenti, in conformità alle direttive comunitarie. Queste misure includono il divieto di utilizzare mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge, il divieto di transito dei veicoli fuoristrada lungo il litorale e il divieto di alterare il contorno delle dune tramite sbancamenti o spianamenti.
Una novità positiva è l’inizio dell’applicazione delle sanzioni da parte della Regione Calabria per proteggere le specie protette e i loro habitat. Tuttavia, nonostante questi sforzi, si sono già verificati episodi gravi che evidenziano l’urgenza di una maggiore vigilanza.
Un esempio emblematico si è verificato di recente sulla spiaggia tra i Comuni di San Lorenzo (RC) e Condofuri (RC), dove sono state riscontrate diverse emersioni di tartarughe marine Caretta caretta lungo la costa, dalla foce della fiumara Agrifa verso Condofuri. Purtroppo, in quest’area soggetta all’obbligo di Vinca, poiché ricade interamente nella Zona Speciale di Conservazione IT9350145, è stato eseguito uno spianamento della spiaggia tramite l’uso di una ruspa su incarico del comune di Condofuri.
Questo tipo di intervento comporta la distruzione o l’eccessivo interramento dei siti di nidificazione delle tartarughe marine Caretta caretta, una specie protetta inserita negli allegati di importanti convenzioni e direttive internazionali come la Direttiva Habitat, la convenzione di Berna, la convenzione di Barcellona e la convenzione di Bonn, oltre alla Convenzione CITES.
La gravità dell’accaduto ha spinto Legambiente a inviare una segnalazione urgente al Responsabile nazionale Fauna e Benessere animale, Antonino Morabito, chiedendo un’azione immediata da parte della Regione Calabria e della locale Stazione dei Carabinieri forestali per indagare sull’incidente e adottare le misure necessarie per evitare future violazioni dei regolamenti di conservazione. È fondamentale che le autorità competenti agiscano in modo tempestivo e risoluto per garantire la protezione delle specie marine e dei loro delicati habitat lungo le spiagge calabresi, preservando così la preziosa biodiversità della regione.