Spiagge calabresi: verso una gestione sostenibile

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Legambiente Calabria impegna i comuni nella gestione responsabile delle spiagge, vietando l’uso di mezzi meccanici per preservare habitat critici e specie in pericolo

La difesa degli ecosistemi costieri della Calabria è un imperativo sempre più urgente, soprattutto in luce delle minacce persistenti generate da pratiche inadeguate nella gestione delle spiagge. Legambiente Calabria, da tempo impegnata nella salvaguardia di questi habitat preziosi, ha rinnovato il suo appello ai sindaci dei comuni costieri affinché adottino misure concrete per proteggere la biodiversità locale.

Uno dei punti critici sollevati riguarda l’uso inappropriato di mezzi meccanici durante le operazioni di pulizia delle spiagge. Nonostante le direttive regionali chiare che vietano l’utilizzo di ruspe, bulldozer e cingolati per evitare danni alle dune e alle specie animali vulnerabili, numerosi comuni continuano a trasgredire queste norme. Questi mezzi non solo compromettono l’integrità dei sistemi dunali, ma minacciano anche habitat essenziali per specie in pericolo come la tartaruga Caretta caretta e il fratino (Charadrius alexandrinus), oltre a specie vegetali come il giglio di mare e l’efedra.

Recentemente, il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria ha ribadito l’importanza di rispettare tali divieti attraverso una nota ufficiale inviata ai comuni costieri. Tuttavia, nonostante le sanzioni previste per i trasgressori, molti amministratori locali sembrano non aver recepito pienamente l’urgenza di queste disposizioni.

Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, ha evidenziato come ci siano disparità evidenti tra le amministrazioni comunali: se da un lato esistono esempi positivi come Palizzi, dove si sta lavorando attivamente per la tutela degli habitat naturali, dall’altro vi sono numerosi casi di negligenza e abuso da parte di altri comuni che continuano a utilizzare mezzi meccanici dannosi.

Non solo la gestione delle spiagge è problematica, ma anche altre sfide affliggono le coste calabresi, tra cui l’elevato tasso di inquinamento da plastica e mozziconi di sigaretta, fenomeni di erosione costiera accentuati dalla crisi climatica e le persistenti carenze nei sistemi di depurazione delle acque. Queste problematiche sono costantemente evidenziate dalla campagna annuale di Legambiente Goletta Verde.

A fronte di queste criticità, Legambiente rinnova il suo appello affinché le amministrazioni locali adottino una gestione più responsabile delle risorse naturali, rispettando le normative esistenti e impegnandosi con azioni concrete di tutela ambientale. Allo stesso tempo, chiede alla Regione Calabria di intensificare i controlli sul rispetto delle norme ambientali e di promuovere una visione di turismo sostenibile che valorizzi la bellezza naturale senza comprometterla.

La difesa degli ecosistemi costieri non è solo una questione ambientale, ma anche un imperativo sociale ed economico per garantire uno sviluppo sostenibile della regione. L’accesso alle spiagge, come bene collettivo, deve essere preservato per le generazioni future, e ciò implica un impegno condiviso da parte di tutte e tutti per una gestione oculata e rispettosa dell’ambiente marino e costiero calabrese.

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