La Toscana ha avvertito il brivido della natura all’alba di oggi, quando due scosse di terremoto hanno fatto sobbalzare la provincia di Firenze. Le prime luci del 18 settembre hanno portato con sé una sorpresa indesiderata per gli abitanti della regione, con il terremoto che ha avuto il suo epicentro a Marradi.
Le scosse iniziali
La mattina è iniziata con una scossa di magnitudo 3.3, registrata alle 4:48 del mattino, a soli 4 chilometri da Marradi. La popolazione ha avvertito un leggero tremore, ma nessun danno significativo è stato riportato a persone o beni.
Poi, alle 5:10, una seconda scossa ha scosso la regione, questa volta più intensa, con una magnitudo di 4.8. L’epicentro si è mantenuto a Marradi, a soli 3 chilometri di profondità sotto la superficie terrestre.
La risposta al terremoto della comunità
L’evento ha immediatamente spinto la popolazione di Marradi a cercare rifugio nelle strade, preoccupata per l’incertezza di ciò che stava accadendo. Il Centro operativo comunale è stato attivato per coordinare la risposta di emergenza.
La Sala di Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze ha prontamente preso in carico la situazione, monitorando l’evolversi degli eventi. Fortunatamente, al momento, non sono state ricevute segnalazioni di danni a persone o proprietà.
Le scosse di assestamento
Le scosse di assestamento sono state una conseguenza naturale di questa attività sismica. Alle 4:38, prima della scossa principale, un terremoto di intensità 3.3 è stato registrato a 4 chilometri a sud-ovest di Marradi. Successivamente, alle 5:16, tre scosse di assestamento sono state registrate a Marradi, con magnitudo 2, 2.5 e 2 rispettivamente. A queste si è aggiunta una scossa di magnitudo 2.8 alle 5:26, situata a 4 chilometri a ovest di Tredozio, in provincia di Forlì Cesena.
Terremoto in Toscana
La Toscana ha affrontato un risveglio sorprendentemente turbolento il 18 settembre, con un terremoto di magnitudo 4.8 che ha avuto Marradi come epicentro. Fortunatamente, al momento, non si segnalano danni significativi a persone o cose, ma le autorità continuano a monitorare la situazione da vicino. La comunità locale è stata rapida nella sua risposta, cercando rifugio nelle strade e attivando il Centro operativo comunale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti. Le scosse di assestamento hanno mantenuto l’area in stato di allerta, sottolineando l’importanza di essere sempre preparati per affrontare le imprevedibili forze della natura.