Che l’allarme ambientale sia una emergenza mondiale è noto, ancora più triste quando le brutture causate dall’uomo sono documentabili nella nostra bellissima regione. Una tartaruga caretta caretta, completamente avvolta nel nylon e bloccata in un cerchione di bicicletta, è stata recuperata in fin di vita e portata al CRTM di Brancaleone. Il centro è un’eccellenza per il salvataggio di questi bellissimi esemplari la cui vita è spesso compromessa da inquinamento, pesca e altri fattori negativi riconducibili al comportamento umano.
La tartaruga, battezzata Afrodite come la dea, Venere di Milo, senza braccia, è stata trovata nei pressi di Pellaro (RC). Pesa 25 chili ed è lunga settanta centimetri. Trascinava con sé un cerchione di bicicletta ed era avvolta da fili di nylon che hanno compromesso le sue pinne anteriori che sono in cancrena. La Guardia Costiera di Reggio Calabria ha ricevuto la segnalazione ed è stata subito portata al Centro di Brancaleone per le cure.
Purtroppo la situazione è al limite. Le pinne della caretta caretta sono compromesse e rischiano l’amputazione. Sarà cura di un team di esperti a fare una valutazione più approfondita per capire meglio le condizioni e la vascolarizzazione delle pinne. Nei prossimi giorni sarà possibile avere un quadro clinico più preciso.
Purtroppo, questa storia non è isolata. Tante le specie a rischio di estinzione causa incuria dell’uomo, vittime di un disastro ambientale al quale stiamo assistendo inermi. La plastica e altri rifiuti stanno distruggendo il pianeta compromettendo anche la nostra salute. Ogni volta che buttiamo qualcosa, che magari ci metterà anni per essere smaltito, dovremmo ricordare che anche noi apparteniamo alla Terra e che il futuro sarà terribile anche per i nostri figli e i nostri nipoti.
Annamaria Gnisci