Ma quanti sono i Canti della Divina Commedia? Cento (come abbiamo sempre saputo), o centouno? L’incredibile storia del fantomatico “Centunesimo” è stata l’oggetto e l’argomento del mercoledì del Circolo Placanica, questa settimana.
Il Prof. Luigi La Rosa ha raccontato da par suo, ad un uditorio attento, incuriosito e frastornato, l’incredibile vicenda che avrebbe portato, qualche decina di anni addietro, alla scoperta (in parte occasionale, in parte perseguita) di un canto nascosto, il cui contenuto sarebbe stato in aperta controtendenza con lo spirito, l’ispirazione, il significato e la natura stessa dell’intera Opera, per come è stata fino ad oggi conosciuta, studiata e interpretata.
L’intero canto nascosto è composto da versi scritti di sicuro da Dante Alighieri, in quanto contenuti tutti per esteso in altri canti, ma messi insieme in modo coerente e credibile, ma diverso, tanto da assumere un significato del tutto originale e in controtendenza con il contesto “ufficiale” dell’opera originale.
Il fatto di restare nell’oblio per tanto tempo sembrava da attribuire proprio alla natura poco ortodossa sul piano religioso (se non del tutto blasfema) che, se palesata, avrebbe inficiato il successo e la diffusione dell’Intera Commedia, che invece nella sua versione nota aveva già conseguito col tempo il diritto di rappresentare l’ossatura e l’anima stessa della cultura e dell’educazione italiana.
Ma l’incanto è durato poco. La Rosa, incalzato dalla curiosità e dalle domande dell’uditorio, ha alla fine svelato l’arcano.
Tutta la vicenda è stata montata sul finire del ‘900 da uno studioso, profondo conoscitore di Dante e della sua opera, che per puro diletto ha confezionato un canto (il centunesimo, appunto), con scampoli della stessa mano, e che ha finto di aver ritrovato per caso tra le pagine di una vecchia edizione in suo possesso, e poi ripubblicata.
Una serata diversa, originale, ma coltissima, intorno ad un tema, la grande letteratura, che non smette di interessare e di coinvolgere soci ed amici del Circolo Placanica.