Tra celti e cristiani: storie incantevoli dell’albero di Natale, dall’antichità druidica all’eden cristiano, illuminato da Johnson e abbracciato dalla Duchessa di Brieg
L’affascinante tradizione di addobbare un albero durante il periodo natalizio ha le sue origini nella cultura celtica. Gli antichi druidi, sacerdoti celtici, consideravano l’abete un simbolo di vita e lo adornavano con nastri, fiaccole, campanellini e animaletti votivi per placare gli spiriti durante l’inverno. Questa pratica si diffuse anche tra i Romani, che, il primo giorno dell’anno, si scambiavano rametti di piante sempreverdi come auspicio di buona fortuna. I Vichinghi, invece, onoravano l’abete rosso, creduto portatore di poteri magici, decorandolo con frutti in attesa della primavera.
Nella notte della nascita di Gesù, l’abete diventa, per i cristiani, il simbolo di Cristo. L’albero, posto al centro del giardino dell’Eden, rappresenta anche l’albero attorno al quale l’umanità trova il perdono. La forma triangolare dell’abete, scelto tra gli alberi sempreverdi, simboleggia la Santa Trinità.
Le prime testimonianze di alberi di Natale risalgono al 1441 a Tallinn, in Estonia, dove venne eretto un grande abete nella piazza del municipio. A Brema nel 1570, si parla di un albero decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. Altre città, come Riga in Lettonia, si vantano di essere le prime ad aver accolto questa tradizione nel 1510. Nella sua forma attuale, fu introdotto in Germania nel 1611 dalla Duchessa di Brieg, che fece trasportare un abete dal giardino al suo castello.
Con l’avvicinarsi delle festività, la scelta dell’albero di Natale diventa cruciale. Tra le opzioni più diffuse, gli alberi artificiali appaiono pratici e variegati, ma spesso comportano problemi ecologici. D’altro canto, gli alberi naturali offrono bellezza e odore caratteristico, ma richiedono cure e responsabilità nella loro gestione post-feste. Un’alternativa ecologica potrebbe essere l’adozione di un albero naturale, con centri di raccolta per facilitarne il riciclo e la riutilizzazione.
In conclusione, l’albero di Natale non è solo un simbolo festivo ma un viaggio attraverso le culture e le tradizioni che l’hanno plasmato nel corso dei secoli. Scegliere l’albero giusto diventa così non solo un atto estetico ma anche un impegno verso pratiche sostenibili per rendere le festività più verdi.