Alessio Boni e Alessandro Quarta brillano nel racconto della vita di Molière

Boni e Quarta celabrano la vita di Molière
Boni e Quarta celabrano la vita di Molière

Molière: un genio incompreso e il suo amore per il palcoscenico, il tributo di AMA Calabria

In una serata avvincente tra narrazione e musica, Alessio Boni e Alessandro Quarta hanno trasportato il pubblico nella travagliata vita del leggendario drammaturgo Jean-Baptiste Poquelin, meglio noto come Molière. Lo spettacolo, intitolato “L’Uomo che Oscurò il Re Sole: Vita di Molière”, si è svolto al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme ed è stato organizzato da AMA Calabria, sotto la direzione di Francescantonio Pollice, con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale dello Spettacolo e della Regione Calabria nel contesto del progetto “Calabria Straordinaria”.

Man mano che si alzava il sipario, il pubblico è stato trasportato nella Francia del XVII secolo, un mondo di arte, cultura e soprattutto nella Parigi enigmatica che ha visto la nascita e la caduta di uno dei suoi figli più adorati e detestati. La rappresentazione della vita di Molière è iniziata con una litania di etichette: “Escomunicato, frivolo, crudele, empio, blasfemo, donnaiolo, attore.” Queste parole hanno preparato il terreno per una narrazione avvincente, accompagnata dalle melodie commoventi del violino di Alessandro Quarta, che ha aperto lo spettacolo con un potente assolo.

Nel silenzio dell’auditorium, Alessio Boni, seduto dietro a un leggio, ha narrato con maestria le prove e le tribolazioni di un uomo che credeva ardentemente nella realizzazione di un sogno. Le parole di Boni, esaltate dalle intermezzi musicali di Quarta, hanno dato vita a ogni personaggio descritto meticolosamente nella sceneggiatura di Francesco Niccolini. Questo era il terreno ideale per Boni, che ha descritto meticolosamente la vita di Molière, dai suoi infruttuosi tentativi come drammaturgo alle sue storie d’amore con Madeleine e Armande Béjart, dall’incontro cruciale con Tiberio Fiorilli all’ammirazione incrollabile di Luigi XIV. Le storie culminavano con la morte di Molière nella sua casa, poco dopo il trionfo con la sua commedia “Il Malato Immaginario”.

Testardo fino al midollo, Jean-Baptiste Poquelin ha realizzato ciò che è sempre stato il suo ardente desiderio: fare teatro. Poteva un uomo fragile, di piccola statura e persino balbuziente, l’autore di drammi terribili, ottenere la fama attraverso una determinazione così incrollabile? Molière è un esempio per tutti, una testimonianza di perseveranza nel perseguire il proprio scopo nella vita.

Questo, tra gli altri messaggi, è ciò che “L’Uomo che Oscurò il Re Sole: Vita di Molière” trasmette. Il successo ottenuto attraverso una tenacia incrollabile e l’amicizia del Re Sole, che credeva nei talenti di Molière come drammaturgo e attore, concedendogli la libertà creativa di scrivere le commedie che tanto amava. Molière non aveva alcuna remora nel satirizzare la borghesia francese, il clero di alto rango, i medici e le donne francesi, suscitando reazioni miste: mentre l’alta classe sociale covava rabbia, il popolo comune sorrideva alle sue storie. Queste narrazioni trovavano sostegno in Luigi XIV, che nel tempo divenne il suo alleato più stretto. Il loro profondo legame ha elevato la statura del drammaturgo fino al punto da eclissare persino il monarca stesso.

Alessio Boni ha raccontato con grande grazia ogni evento, mostrando straordinarie doti recitative modulando la sua voce, cambiando toni e ritmi durante la descrizione degli eventi e dei personaggi. La sua performance è stata una testimonianza della sua profonda comprensione di tutto ciò che ha segnato la tumultuosa vita di Molière. Durante lo spettacolo, Boni ha completamente incarnato un personaggio che richiedeva un forte coinvolgimento, regalando al pubblico un mix di emozioni.

In “L’Uomo che Oscurò il Re Sole: Vita di Molière”, il testo di Francesco Niccolini e l’interpretazione di Alessio Boni hanno guadagnato ulteriore energia grazie ai commenti musicali di Alessandro Quarta. Violinista di fama mondiale, Quarta ha arricchito i diversi aspetti della storia con le sue esibizioni al pianoforte e al clavicembalo, le sue improvvisazioni e le composizioni di ispirazione rinascimentale.

Un momento di apice emotivo è stato raggiunto durante la rappresentazione di Boni della dichiarazione d’amore di Molière ad Armande Béjart, in cui la perdonava per tutte le sue infedeltà. Questo momento commovente, insieme alla descrizione della morte di Molière, ha lasciato il pubblico in lacrime inaspettate. Alessio Boni e Alessandro Quarta hanno ricevuto il meritato plauso per il loro eccezionale contributo, completato da uno script che eccelleva nella fluidità.

AMA Calabria conclude un’estate straordinaria caratterizzata da tre spettacoli memorabili con artisti di eccezionale talento: Ute Lemper, PFM, Alessio Boni e Alessandro Quarta. Questa conclusione prelude a imminenti stagioni teatrali a Catanzaro, Lamezia Terme e Caulonia, promettendo non solo teatro ma anche stagioni musicali organizzate in tutta la Calabria. Questo riflette l’impegno culturale di un’associazione che si è costantemente distinta per la diversità delle sue proposte.