E’ stato presentato presso la casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro il libro Iodamorenonmuoio.
Si tratta dell’ultimo testo del giornalista e scrittore Arcangelo Badolati, caposervizio della “Gazzetta del Sud” che racconta la storia di donne vittime di violenza o che si sono ribellate alla ‘ndrangheta, ma anche di donne costrette a prostituirsi o che hanno lasciato un segno nella storia. Un libro da leggere d’un fiato e che a Catanzaro è stato presentato presso la Casa Circondariale “Ugo Caridi” nell’ambito del convegno sul femminicidio, organizzato dalla direttrice Angela Paravati su proposta dell’Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti presieduto da Carlo Mellea.
Scheda del libro
Il volume Iodamorenonmuoio di Arcangelo Badolati si avvale del contributo artistico di Federica Montanelli e della prefazione di Cinzia Falcone.
Si tratta di un saggio composito che attraversa l’universo femminile in maniera originale muovendosi in maniera zigzagante tra la letteratura e la cronaca per aiutare a comprendere le devianze criminali e sub-culturali che hanno determinato i femminicidi nel corso dei secoli.
In questo viaggio ci sono le donne nella storia, quelle che hanno cambiato il volto del mondo con la loro genialità eppure vittime della loro stessa grandezza: Ipazia d’Alessandria, Olympe de Gouges, Giovanna d’Arco, Beatrice Cenci, Isabella Morra, Artemisia Gentileschi, Francesca La Gamba, Oriana Fallaci, Angelica Balabanoff, Margherita Sarfatti, Anna Kuliscioff, Ada Negri, Franca Rame, Isabella Aleramo.
Le donne assassinate brutalmente da uomini mostruosi in una Calabria che diventa speculare al mondo: Roberta Lanzino, Maria Rosaria Sessa, Fabiana Luzzi.
Le madri massacrate dai figli: Patrizia Schettini e Patrizia Crivellaro. Anche loro calabresi ma emblematiche di una violenza indicibilmente mostruosa.
E poi le donne che si sono ribellate alla ‘ndrangheta: Giuseppa Mercuri e Maria Concetta Cacciola.
E ancora le donne straniere, quelle senza nome, rese schiave e costrette a prostituirsi per le strade della Calabria.
Un viaggio negli abissi delle anime e della carne femminile accompagnato, quasi come uno spartito musicale, da testi teatrali e letterari curati dalla giornalista Federica Montanelli che raccontano ancora il dolore e la mostruosità umana, ma attraverso la parola alta della letteratura, consentono una straordinaria catarsi.
Perché il viaggio è negli abissi ma sono proprio gli abissi che lasciano spazio alla grandiosità delle donne. Di tutti i tempi e di tutte le latitudini
Biografia autore
Arcangelo Badolati (Palmi, 1966) giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, è caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud”.
È autore di numerose pubblicazioni sulle devianze criminali e i misteri calabresi ed ha seguito, negli ultimi venti anni, i più importanti processi celebrati in Calabria.
È componente del Centro di documentazione e ricerca sul fenomeno mafioso dell’Università della Calabria, docente presso l’ateneo al Master sull’Intelligence e direttore scientifico del Seminario di “Pedagogia della R-esistenza”.
È autore con Marisa Fallico, di “Nera di Calabria” e con Attilio Sabato di “’Ndrine”, due delle trasmissioni televisive più seguite nella regione.
Ha vinto numerosissimi premi tra cui: “Alarico” (2003), “Pasquale Rossi” (2006), “Giannino Losardo” (2008), “Unesco per il giornalismo” (2009), “Giuseppe Calogero” (2009), “Bernardino Telesio” (2010), “Gerbera Gialla” (2011), “Strill&Rischia-Tabula rasa” (2011), “Luigi Malafarina” (2012), “Karl Otto Apel” (2013), “Iustitia – Rosario Livatino” (2014), “Corrado Alvaro” (2015), “Roberta Lanzino” (2015), “Stefano Chiarini” (2016).
Ha ricevuto riconoscimenti speciali (2010, 2011 e 2014) dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato e dall’Associazione Nazionale Carabinieri per le inchieste giornalistiche condotte. Riconoscimenti particolari per le pubblicazioni prodotte in Italia gli sono stati inoltre assegnati dalla prestigiosa “Accademia di Calabria” di Toronto (Canada) nel 2010 e dall’Osservatorio “Falcone – Borsellino – Scopelliti” nel 2011.
Ha pubblicato: I segreti dei boss (2001); Malandrini (2002); Omicidi nel Cosentino ’98-2001 (2001); Sette casi per sette delitti (2003); Il Mig delle bugie (2005); il Mammasantissima (2006); Crimini (2007); ’Ndrangheta eversiva (2007); I segreti dei boss – 2 (2008); Faide (2009); Banditi e Schiave (2009); La Giustizia italiana raccontata ad un alieno (2010); Stragi, delitti e misteri (2011). Codice Rosso, la sanità tra sperperi, politica e ’ndrangheta (2012); I femminicidi (2013); Ouitalos (2014); Mamma ’ndrangheta (2014). I diritti d’autore delle sue opere sono devoluti in beneficenza.