L’entusiasmante presentazione della “Casa dei Sogni e della Speranza” al festival delle migrazioni
Nel suggestivo contesto del pittoresco paese calabrese di Cerzeto, ha preso vita un progetto straordinario che incarna i valori fondamentali dell’accoglienza e dell’integrazione. La comunità locale ha aperto le porte alla diversità e ha abbracciato i rifugiati attraverso il Sistema Accoglienza Integrazione (Sai), culminando nella creazione della stimolante “Casa dei sogni e della speranza”.
Questo nuovo spazio culturale, ideato dal sindaco Giuseppe Rizzo, si pone come un faro di luce nelle tenebre dell’incertezza, offrendo ai giovani rifugiati l’opportunità di immergersi in un mondo di conoscenza e apertura mentale attraverso la condivisione di libri di varia natura. È stato il desiderio del sindaco di forgiare un ambiente dove la lettura non solo arricchisca le menti, ma anche tocchi i cuori, diventando un ponte verso un futuro condiviso.
Quest’iniziativa, portata avanti in collaborazione con gli operatori del Sai e i rifugiati stessi ospitati a Cerzeto, ha portato alla riconversione di vecchi frigoriferi in librerie uniche ed originali. Questi “scrigni di conoscenza” rappresentano la trasformazione tangibile di un’idea in una realtà tangibile, dove i rifugiati possono accedere a una vasta gamma di libri che alimentano la loro sete di apprendimento e avventura.
La “Casa dei sogni e della speranza” è stata ufficialmente presentata durante la serata conclusiva del Festival delle Migrazioni, un evento itinerante promosso con passione dall’associazione “Don Vincenzo Matrongolo”, guidata dal presidente Giovanni Manoccio. Questo festival coinvolge numerosi comuni calabresi, ognuno dei quali ospita i progetti Sai, trasformandosi in un crocevia di sensibilizzazione sull’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione.
Il sindaco Rizzo ha sottolineato con forza il valore dei rifugiati come risorsa inestimabile per la comunità locale, sia dal punto di vista culturale che professionale. I progetti Sai hanno non solo consentito un caloroso abbraccio di solidarietà, ma hanno anche fornito opportunità lavorative concrete per 18 giovani del luogo, specializzati nell’assistenza ai migranti. Con un orgoglio palpabile, Rizzo ha elogiato la dedizione di Cerzeto nell’offrire ospitalità e dignità a chi, proveniente da terre lontane, trova qui una nuova casa da ben dieci anni a questa parte.
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