Il progetto di ricerca e riqualificazione dei luoghi di Cassiodoro, finanziato dal Vaticano, sta prendendo forma. Il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana ha promosso nuove ricerche aperte agli studenti e ai laureati dei vari indirizzi di Scienze dei beni culturali nell’area dell’antica Scolacium e nei luoghi della regione legati alla vita del celebre scrittore tardoantico e alto funzionario di Teodorico. Il processo di beatificazione di Cassiodoro è attualmente in corso.
Il progetto si propone di ricostruire il mosaico che compone gli elementi del paesaggio storico, individuando la stratificazione del tempo e comprendendone l’evoluzione. Ciò offre la possibilità di contestualizzare e comprendere meglio il patrimonio culturale del passato di queste diverse aree, ma serve anche al loro presente. La valorizzazione di tali siti può contribuire a rilanciare il turismo, rinnovare l’identità collettiva e promuovere una maggiore consapevolezza del patrimonio culturale. Questi sono gli obiettivi di un’iniziativa che pone al centro la figura di Cassiodoro, il suo rapporto con i luoghi della Calabria che lo hanno visto nascere e dove ha fondato uno dei centri monastici culturali più importanti del Medioevo.
Il progetto
Il progetto, avviato lo scorso 27 febbraio, coinvolgerà gli studenti del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana a partire dal prossimo 10 luglio. Saranno condotte ricerche di ricognizione di superficie per ottenere una mappatura delle evidenze archeologiche. Seguiranno analisi topografiche, laboratori di processazione dei materiali e momenti di formazione specifica nei comuni di Stalletì e Squillace. Il professor Philippe Pergola è il responsabile scientifico del progetto, mentre gli archeologi Domenico Benoci e Gabriele Castiglia saranno i direttori scientifici delle attività sul campo.
Cassiodoro: Tra politica e cultura nella Roma tardoantica
Cassiodoro, nato a Squillace nel 490 e morto a Vivario nel 580, ha trascorso la prima parte della sua vita nell’attività politica, lavorando a stretto contatto con i re ostrogoti, in particolare con Teodorico, di cui era un alto funzionario. Ha lavorato con passione per realizzare l’idea di unire i romani con i goti e promuovere la cultura romana occidentale insieme alle nuove popolazioni germaniche provenienti dal nord e dal nord-est. Ha ricoperto ruoli di rilievo come console e magister officiorum, ovvero ministro per la politica interna. È stato anche prefetto e consigliere di diverse figure di spicco come la regina Amalasunta, Teodato e Vitige. La sua vita e l’epoca di grandi cambiamenti e complessità in cui ha vissuto sono documentate nella sua opera Historia Gothica.
Cassiodoro e il Vivarium: La rinascita del sapere nel cuore della Calabria
Tra le sue opere più importanti, c’è il De anima, scritto nel 540 come tredicesimo libro delle Variae. In questo testo, Cassiodoro ha descritto la sua trasformazione, rinunciando alla vita pubblica e politica a favore di un raccoglimento spirituale che ha dato una nuova direzione alla sua vita. Dopo aver lasciato Costantinopoli, è tornato ai suoi luoghi natali. Nei pressi di Squillace, a Vivario, ha fondato un cenobio chiamato Vivarium, che è diventato un modello per la copiatura e la conservazione di testi classici e patristici, in particolare quelli di origine greca. Il Vivarium si è arricchito rapidamente di una vasta collezione di codici e ha ospitato uno scriptorium, un luogo dedicato alla produzione di testi.
Cassiodoro e i tesori della Magna Grecia: Alla scoperta di Skyllacium e Vivarium
I luoghi legati a Cassiodoro si trovano nel cuore della Magna Grecia, lungo la costa ionica della Calabria. L’area interessata dalle ricerche del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana è il sito di Skyllacium, antico toponimo nelle vicinanze dell’attuale Squillace, in provincia di Catanzaro. Questa città, di origini greche e con una storia molto antica risalente all’VIII secolo a.C., fu una fiorente colonia romana e, nel VI secolo, divenne un importante centro culturale grazie alla presenza di Cassiodoro. Un’altra località centrale è quella attorno all’antico cenobio di Vivarium, dove, oltre all’impegno culturale degli amanuensi, si trovano tracce di attività economiche e produttive, come le vasche nella scogliera che testimoniano la presenza di allevamenti ittici. Si narra che queste vasche furono fatte scavare dallo stesso Cassiodoro per garantire il cibo al suo convento.